Cesanese: Caratteristiche | Vino | Vitigno | Abbinamenti

ZONE DI DIFFUSIONE PRINCIPALI: Italia (Lazio)
DOC E DOCG: Cesanese di Affile DOC, Cesanese di Olevano Romano DOC, Cesanese del Piglio DOCG

CESANESE – CARATTERISTICHE VINO E VITIGNI

Il Cesanese è un vitigno autoctono italiano a bacca nera originario del Lazio. Uva antica e pregiata che negli ultimi decenni si sta distinguendo sul panorama vinicolo regionale e nazionale.

Il vitigno più pregiato, ma non certo il più diffuso, quello che potrebbe dirsi il Pinot del Lazio, al quale ha molta somiglianza è il cesanese, che qualche volta viene chiamato cimarese o castrese“, Camillo Mancini ne Il Lazio viticolo e vinicolo (1888).

“Cesanese, atto a produrre un vino generosissimo, con acini sferoidi, azzurri nerastri

Conosciamolo meglio, scoprendo insieme le origini del vitigno Cesanese, le sue caratteristiche ampelografiche ed agronomiche, le caratteristiche organolettiche del vino Cesanese, i perfetti abbinamenti gastronomici con il Cesanese, le zone di produzione del Cesanese, le curiosità legate a questa varietà, le bottiglie iconiche ed i migliori Cesanese qualità-prezzo.

ORIGINE DEL NOME E STORIA DEL CESANESE

Da dove viene il nome Cesanese? Secondo alcuni il nome deriva dal termine latino Caesae, che indica quei ”luoghi disboscati” appartenenti ai coloni romani che furono poi destinati all’impianto di vigneti di Cesanese, in particolare nel comune di Affile.

Altri sostengono invece che il nome Cesanese provenga da Cesano, una piccola frazione abitata di Roma, oppure da un monaco benedettino di Cesena che portò per la prima volta delle barbatelle di Cesanese nel Lazio.

Anticamente apprezzato nella versione abboccata o frizzante, il vino Cesanese ha subito un drastico cambiamento alla fine del ‘900, che ha portato la viticoltura laziale verso produzioni di qualità, fino al riconoscimento della DOCG Cesanese del Piglio (o Piglio DOCG) nel 2008.

Ad oggi le denominazioni che contemplano i due biotipi in purezza (Cesanese Comune e Cesanese d’Affile) sono tre: il Cesanese di Affile DOC, il Cesanese di Olevano Romano DOC e il Cesanese del Piglio DOCG, unica DOCG del Lazio per i vini rossi.

Certo è che il vitigno Cesanese, conosciuto nei pressi dei Castelli Romani anche come Bonvino Nero, Castrese, Sanguinella e Nero Ferrigno, rappresenta la varietà autoctona a bacca nera più rinomata del Lazio.

ZONE DI PRODUZIONE DEL CESANESE IN ITALIA

Colline del Lazio

Dove viene coltivato il vitigno Cesanese in Italia? Vitigno originario del Lazio, il Cesanese trova qui la sua patria elettiva. In particolare, il Cesanese d’Affile ed il Cesanese Comune rappresentano le prime varietà autoctone a bacca nera regionale.

Il Cesanese Comune è diffuso in diverse zone del Lazio, con netta prevalenza nel territorio dei Castelli Romani e nel frusinate, mentre la produzione del Cesanese d’Affile è localizzata nell’omonimo comune da cui prende il nome. 

La zone di produzione del Cesanese sono molto variegate. Le altitudini nell’areale di Olevano Romano e del Piglio oscillano tra i 200 e i 600 m s.l.m e i terreni sono eterogenei, di origine vulcanica, tufacei, argillosi e con zone di arenarie.

Spesso vinificato in purezza, il Cesanese può ritrovarsi in molti altri assemblaggi con vitigni a bacca nera ed è in minor parte diffuso anche in Umbria e in Campania.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE DEL VINO CESANESE

Il Cesanese ha un colore rosso rubino scarico e diventa granato con l’invecchiamento

Quali sono le caratteristiche del vino Cesanese? Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche organolettiche del vino rosso Cesanese, dal colore agli aromi ed il gusto.

COLORE DEL VINO CESANESE: il vino Cesanese ha un colore rosso rubino di media intensità, limpido, con riflessi violacei in gioventù e tende al granato con l’invecchiamento.

AROMI DEL CESANESE: al naso il vino Cesanese ha note floreali di viola che si mescolano a succosa frutta rossa (ciliegia, amarena e lamponi) macchia mediterranea, con sentori balsamici speziati di pepe nero fino a suggestioni di sottobosco, che ricordano l’humus, la felce ed il timo. Se affinato in legno si aggiungeranno note terziarie più o meno marcate di tabacco, caffè, cioccolata o cuoio, a seconda del legno utilizzato.

GUSTO DEL CESANESE: al palato il vino Cesanese è morbido e corposo, con una buona freschezza ed una importante struttura tannica. L’acidità, che in maturazione và perdendosi, può essere arricchita da una raccolta precoce, pratica diffusa per i vini Cesanese destinati all’invecchiamento. Ha una beva ricca e golosa ed una persistenza lunga ed intensa.

Le grandi potenzialità di questo vitigno, associate alle giuste pratiche enologiche, consentono di ottenere vini Cesanese mai banali, dai profumi complessi e di grande struttura, capaci di raggiungere vette qualitative di grande interesse a livello nazionale.

VINI PIÙ FAMOSI PRODOTTI CON IL CESANESE

Quali sono i vini rossi più famosi prodotti con uve Cesanese?

Le denominazioni che contemplano i due biotipi di Cesanese in purezza (Cesanese Comune e Cesanese d’Affile) sono tre: il Cesanese di Affile DOC, il Cesanese di Olevano Romano DOC e il Cesanese del Piglio DOCG.

ABBINAMENTI GASTRONOMICI CON CESANESE

Quali cibi abbinare al vino Cesanese? Il Cesanese, soprattutto se invecchiato, è un vino perfetto da abbinare a importanti piatti di carne, data la sua buona struttura tannica.

Interessanti gli abbinamenti vino Cesanese e sughi di carne, pasta ripiena, bistecca e carni rosse alla griglia, selvaggina (anche piumata), o con i grandi piatti caratteristici della cucina laziale basati sull’utilizzo del quinto quarto, come in primis la pajata romana, ma anche l’abbacchio, la coratella d’agnello, l’abbuoto, la carbonara o salumi e formaggi ben stagionati.

Le versioni più fresche e immediate di vino Cesanese si possono invece accompagnare alla tradizionale cucina contadina Ciociara, che offre piatti di terra deliziosi come le fettuccine alla ciociara, la zuppa di scarola e fagioli o la cicoria piccante

Varietà estremamente versatile negli abbinamenti con il cibo, il Cesanese, a seconda delle versioni più fresche o più strutturate, può adattarsi a tantissimi tipi di abbinamenti differenti. 

CURIOSITÀ SUL VITIGNO CESANESE

Il vitigno Cesanese è molto antico ed ha tutt’oggi origini incerte: per alcuni potrebbe appartenere al gruppo delle ”Alveole” descritte da Plinio nella Naturalis Historia, tipiche di Ariccia, mentre per altri potrebbe invece essere arrivata dal Caucaso a Roma nel V secolo tramite i bizantini.

Inoltre, studi genetici del DNA, hanno riconosciuto che il Cesanese non ha nessuna parentela con i vitigni presenti in Italia.

Il Cesanese Comune ed il Cesanese d’Affile sono due biotipi diversi. Non si distinguono molto a livello sensoriale o genetico, ma sono distinguibili a livello ampelografico.

Il Cesanese appare nel 1981 ne ”Il marchese del Grillo” di Alberto Sordi e Mario Monicelli alla regia, in una scena delirante in cui il Marchese si scola letteralmente una botte di Cesanese del ’91.

Nel 2006 è stata instituita la Strada del Vino Cesanese, un itinerario che si estende tra i campi coltivati ed i suggestivi borghi di Piglio, Affile e Anagni, fino alla Valle del Sacco.

CARATTERISTICHE AMPELOGRAFICHE DEL VITIGNO CESANESE

CARATTERISTICHE DELLA FOGLIA: il Cesanese Comune ha una foglia più grande del Cesanese d’Affile. In linea di massima si presenta con foglia piccola, pentagonale, pentalobata a volte quasi intera. Ha il seno peziolare a lira e seni laterali inferiori mancanti o a V. Le nervatura principali sulla pagina inferiore sono di colore verde chiaro e la dentatura è mediamente regolare.

CARATTERISTICHE DEL GRAPPOLOil grappolo di Cesanese è di medio-piccola grandezza, di forma cilindrica o cilindrico-conica, talvolta alato e semi-spargolo. Il peduncolo è grande e visibile, semi-legnoso.

CARATTERISTICHE DELL’ACINOil vitigno Cesanese d’Affile ha un acino più piccolo rispetto al Cesanese Comune e sono entrambi sferici. La buccia è molto pruinosa, di medio spessore e consistenza e di colore nero-bluastro. La polpa è carnosa ed il succo può essere leggermente colorato di rosa.

CENNI AGRONOMICI DEL VITIGNO CESANESE

Il termine Cesanese si riferisce a due vitigni differenti: ad ”acino grosso” o Cesanese Comune e ad ”acino piccolo” o Cesanese di Affile. Queste due varietà sono pressochè identiche a livello genetico, mentre differiscono per alcuni piccoli tratti morfologici.

Il Cesanese richiede una buona esposizione solare e non ama altitudini elevate, che spesso interferiscono con la maturazione degli acini. Inoltre ha una discreta predisposizione per le malattie crittogamiche.

La vendemmia avviene generalmente ad Ottobre e può essere leggermente anticipata così da dare una spinta acida a quei vini destinati all’invecchiamento, avendo il Cesanese una buona trama tannica ma una scarsa componente acida che va ad attenuarsi col tempo. Il vino che ne consegue ha colore rosso scarico ed è per questo che il Cesanese viene spesso assemblato con varietà tintorie ricche in antociani.

Viene spesso indicato come una varietà esigente, capace di leggere il terreno, mai banale e dalle mille sfaccettature. La qualità produttiva non è costante e la grande sensibilità del Cesanese ai fattori come microclima, terreno, escursioni termica ed esposizione permettono a questo vino di rispecchiare perfettamente il terroir, anno dopo anno a seconda dello stile del produttore.