Colore del Vino: Vino Rosso, Bianco, Rosato

Il colore del vino da cosa è determinato? A discapito di quanto si possa pensare il colore del vino non dipende dal colore dell’uva ma dalla tecnica di vinificazione. La vinificazione in rosso produce vini dal colore rosso e la vinificazione in bianco produce dal colore bianco. E il colore dei vini rosati? Sapevi inoltre che esiste anche il vino arancione? Facciamo chiarezza. Per scoprire altri aspetti dellesame visivo del vino scopri l’articolo dedicato.


Da cosa dipende il colore del vino?

Da cosa dipende il colore del vino? Gli acini (i chicchi dell’uva) nella polpa, sia essi di uva rossa o uva bianca, sono sempre ugualmente privi di colore. Le sostanze coloranti, salvo rare eccezioni, sono sempre presenti esclusivamente sulla buccia dell’uva.

Questi composti coloranti presenti sulla buccia sono responsabili del colore del vino e sono chiamati tecnicamente polifenoli e si suddividono tecnicamente in varie tipologie chiamate: antociani (responsabili colore blu e rosso), flavoni (responsabili colore bianco giallo), e altre sfumature definite dai leucoantociani e dalle catechine.

Scopriamo insieme da cosa dipende il colore del vino rosso, il colore del vino bianco, il colore del vino rosato e orange.

Perché il vino è rosso? – Vinificazione in Rosso

Per produrre il colore dei vini rossi il mosto viene fatto macerare con le parti solide dell’uva, ovvero la buccia e i vinaccioli (semi). Questo processo si chiama in gergo tecnico vinificazione in rosso.

Da cosa dipende il colore del vino rosso? Come per esempio si estrae il colore giallo dei limoni per realizzare il limoncello domestico, per lo stesso principio, ma con procedure più complesse, si fa macerare il succo insieme alle parti solide dell’uva.

Questo processo dura in media tra i 6 e 10 giorni ma in certi casi possono aumentare ulteriormente per favorire maggiore estrazione di colore di vino del vino rosso.

In questo modo si estrae il colore rosso e i tannini caratteristici dei vini rossi.

Ci sono molti aspetti che determinano la maggiore o minore estrazione di pigmenti e di tannini, tra cui di grande importanza sono la temperatura e il tempo di macerazione e una moltitudine di tecniche enologiche impiegate per stabilizzare il colore del vino rosso.

Perché il vino è bianco?  – Vinificazione in Bianco

Da cosa dipende il colore del vino bianco? Nei vini bianchi si predilige la freschezza e la bevibilità alla corposità del vino.

Per ottenere il colore del vino bianco il succo viene quindi subito separato dalle parti solide delle bucce e vinaccioli, (vinificazione in bianco) evitando in questo modo che queste possano cedere colori e tannini al vino, rendendo quindi bianco il colore del vino.

Questo avviene principalmente partendo da uve a bacca bianca ma vi sono anche molte varietà di uve a bacca rossa che vengono vinificate in bianco.

Questo avviene per esempio molto spesso nel celebre esempio del Pinot Nero che viene vinificato in bianco nella produzione di Champagne e vini spumante Metodo Classico italiani come per esempio Trento DOC, Franciacorta, Alta Langa e Oltrepò Pavese. Se uno spumante è ottenuto esclusivamente da uve a bacca rossa vinificate in bianco viene definito Blanc de noirs, e il colore del vino sarà bianco.

Da cosa dipende il colore del vino rosato?

Perché il vino ha un colore rosato? Per ottenere il colore dei vini rosati si procede con una macerazione molto più breve rispetto a quello del rosso, che varia in genere da due ore a un massimo di due giorni. 

A seconda del tempo di macerazione dipende il colore del vino più o meno intenso del vino rosato.

In questo modo si ha una minore cessione di tannini e colore del vino, ottenendo quindi un compromesso tra le due vinificazioni e rendendo rosato il colore del vino. Esistono anche altre tecniche per ottenere il colore del vino rosato ma questa è indubbio la più comune.

Miscelare vini bianchi e vini rossi per ottenere un colore del vino rosato, come qualcuno potrebbe pensare, è in realtà una pratica riconosciuta internazionalmente come illegale ed è ammessa solo in certi casi per produrre vini base per alcune tipologie di spumanti.

Per approfondire leggi l’articolo dedicato al vino rosato.

Da cosa dipende il colore dei vini orange?

Perché i vini sono orange? I vini macerati in bianco, o vini orange (vini arancioni), sono vini prodotti con uve a bacca bianca ma vinificati come se fossero dei rossi.

Vengono quindi ottenuti da una lunga macerazione del mosto (e poi del vino) con le bucce, che può andare da qualche giorni a svariati mesi, a seconda della maggiore o minore macerazione dipende il colore del vino più o meno pronunciato.

Questo genera vini dal colore ambrato arancione che, avendo estratto oltre alle sostanze coloranti anche i tannini, acquisiscono una maggiore longevità alla stregua dei vini rossi.

Influenza dei vitigni nel colore del vino

Quali sono i vitigni che danno vita a vini dal colore più scuro? Il colore del vino dipende anche dalle varietà dei vitigni infatti alcune varietà di uva sono naturalmente più ricche di sostanze coloranti (antociani) nella buccia e quindi producono vini più ricchi di colore.

Inoltre alcune varietà sono caratterizzate da antociani maggiormente stabili che assicurano una lenta evoluzione del colore del vino. Al contrario, alcune vanno incontro a fenomeni più rapidi di ossidazione, degradazione e precipitazione. Questo fenomeno avviene per esempio nel Nebbiolo, che da un rosso rubino tende rapidamente a sfumature granate.

Varietà come Pinot Nero (in particolar modo), la Schiava, il Nebbiolo o il Sangiovese hanno minor potere colorante, mentre per esempio il Merlot, Cabernet, Syrah o il Nero d’Avola sono tra i vitigni più scuri e danno vita a vini dal colore rosso intenso e impenetrabile.

Come dipende il clima nel colore del vino

Il clima è un altro fatto cruciale da cui dipende il colore dell’uva e di conseguenza del vino. I climi più caldi e le zone con maggiori esposizioni favoriscono infatti la sintesi degli zuccheri e dei polifenoli, tra cui rientrano sostanze coloranti.

Tutti avranno infatti in mente i famosi vini dai colori molto intensi dell’Italia meridionale come ad esempio l’Aglianico, il Primitivo o il Negroamaro. Questa maggiore intensità di colore sarà riscontrabile anche per i vini bianchi.

Tonalità e l’intensità  – Come varia il colore del vino nel tempo

Il colore del vino è tuttavia molto importante per riuscire a comprendere la maturazione, infatti il colore del vino dipende anche dal suo stato evolutivo nel tempo. A seconda del tipo di tonalità di colore e delle sfumature che assume il vino potremmo ipotizzarne a grandi linee se ci troviamo dinnanzi a un vino giovane o invecchiato.

Questo è dovuto principalmente a una serie di processi chimico-fisici derivati di fenomeni ossidativi che avvengono gradualmente col lo scorrere del tempo. 

Nel caso dei vini rossi i pigmenti dal colore blu, detti antociani, (molto presenti nei vini giovanissimi) sono i primi che col tempo si aggregano (polimerizzano) causando un aumento del loro peso e, diventando quindi insolubili, precipitano. La stabilità del colore del vino dipende inoltre dal pH e dalla presenza di SO2 nel vino.

Per questo motivo il loro potere delle sostanze coloranti nel vino si riduce e le sfumature di colore purpuree violacee vireranno verso un colore del vino rosso più netto. (come ben sappiamo è il blu che insieme al rosso che genera il viola).

Successivamente precipitano gli altri antociani, ovvero le sostanze coloranti rosse, andando quindi a cambiare ulteriormente il colore del vino, prima su un rosso granato e successivamente su colori aranciati.

Inoltre, un altro aspetto da cui dipende il colore del vivo è l’affinamento in botte. Attraverso i pori del legno infatti filtra molto gradualmente dell’ossigeno, causando una sorta di lenta e contenuta ossidazione. 

Vediamo insieme l’evoluzione del colore del vino bianco, rosso e rosato nel tempo:

Tonalità di colore del vino rosso, bianco e rosato

Scopri le tonalità dei colori del vino con termini AIS. Troverai le tonalità del colore del vino bianco, la tonalità del colore del vino rosso e le tonalità del colore del vino rosato.

Tonalità dei colori dei vini bianchi

Scopriamo tutte le caratteristiche d’intensità e tonalità del colore del vino bianco. Dal colore del vino bianco dei vini più giovani al colore del vino bianco più evoluto e la loro spiegazione organolettica ed enologica.

Giallo Verdolino: colore caratteristico di vini bianchi giovani, dotati di maggiore acidità e minore morbidezza.

Giallo paglierino: colore tipico della maggior parte dei vini bianchi giovani o mediamente evoluti, dotati di equilibrio tra morbidezza e acidità.

Giallo dorato: colore che caratterizza vini bianchi più evoluti, tendenzialmente con maggiore morbidezza e minore acidità. Questi vini sono ottenuti generalmente da uve mature, sovrature o possono derivare da vini che hanno subito una breve macerazione e un affinamento più lungo in botti di legno o in bottiglia. 

Giallo ambratocolore che assumono di vini bianchi passiti e/o liquorosi dal carattere ossidativo come Vin Santo, Vino Santo Trentino, il Moscato Passito il Passito di Pantelleria, Marsala, Madeira, Sherry etc.

Tonalità dei colori dei vini rosati

Scopriamo tutte le caratteristiche d’intensità e tonalità del colore del vino rosato Dal colore del vino rosato dei vini che hanno avuto una macerazione meno intensa al colore dei vini rosati che hanno estratto meno sostanze coloranti e la loro spiegazione organolettica ed enologica.


Rosa tenue: colore caratteristico dei vini rosati che hanno effettuato macerazione delle bucce molto breve. In alcuni casi ottenuti da vinificazione in bianco di varietà a bacca bianca leggermente dotati di sostanze coloranti, come il Pinot Grigio per esempio.

Rosa cerasuolo: E’ il più comune colore dei vini rosati ottenuti con una macerazione leggermente superiore rispetto a quella del colore rosa tenue.

Rosa chiaretto: Colore dei vini rosati ottenuto da macerazione più lunga. Fino al 1600 in Francia i vini rossi tenui o rosati di poca intensità venivano definiti (Clairet). In certi casi possono essere ottenuti anche da vinificazioni in rosso di varietà che contengo naturalmente poche sostanze coloranti, come il Pinot Nero.

Tonalità dei colori dei vini Rossi

Scopri tutte le caratteristiche d’intensità e tonalità del colore del vino rosso. Dal colore del vino rosso dei vini più giovani al colore del vino rosso più evoluto e la loro spiegazione organolettica ed enologica.


Rosso porpora: tipico dei vini rossi giovani, di maggiore acidità e tannini più acerbi.

Rosso rubino: caratterizza della maggior parte dei vini rossi di media evoluzione, con tannini e acidità più equilibrati.

Rosso granato: comune dei vini invecchiati, tipico per esempio del Barolo, con acidità e tannini levigati.

Rosso aranciato: Si riscontra in vini che hanno subito un lungo invecchiamento e smussato molto acidità e tannini. Quando il colore è scarico o/e presente in vini giovani potrebbe indicare anche un’ossidazione precoce indesiderata.