Gabbas

La Sardegna non è grande produttrice di vino, almeno non nel contesto generale italiano, dove le produzioni annuali di circa 50 milioni di ettolitri sono infatti abbastanza comuni. L’agricoltura  in passato era la principale attività della popolazione dell’isola; in particolare soprattutto nelle zone interne, era praticato l’allevamento estensivo della pecora che costituiva una delle più importanti fonti di reddito. Negli ultimi tempi si è sviluppato un rilevante settore turistico con innumerevoli visitatori sulle spiagge della Sardegna ed anche verso l’interno richiamati da interessi di varia natura (naturalistici, archeologici, storici enogastronomici etc.).

Esistono tradizioni vitivinicole, però, e la più forte si basa sul vitigno Cannonau, un Grenache che finora si riteneva portato sull’isola dai conquistatori spagnoli molti secoli fa. Attualmente si ritiene che la presenza del Cannonau risalga ad epoca antecedente e ciò sulla base di studi approfonditi fondati anche sull’esame di reperti archeologici risalenti a secoli prima. Si è piantato praticamente ovunque, ma le zone principali in cui sono stati ottenuti i risultati migliori sono i piccoli centri della costa orientale come Dorgali, Jerzu e Oliena. Non c’è da stupirsi, quindi, che uno dei leader attuali della Sardegna – uno che detiene da tanti anni questa posizione – è Giuseppe Gabbas, i cui vigneti si trovano proprio ad Oliena, ai piedi del Supramonte, la cui cima si erge sopra le vigne.

I vigneti sono situati tra i 250 ed i 350 metri sul livello del mare, e l’altitudine offre molto sollievo dalle temperature torride dell’estate sarda. L’isola è, geologicamente parlando, molto antica, i terreni sono prevalentemente granitici e sono sufficientemente permeabili da permettere un certa ritenzione d’acqua, essenziale nel clima secco dell’isola. Gabbas ha avuto l’intelligenza di avvalersi dei servizi di diversi consulenti enologi altamente professionali, prima Claudio Gori e ora Lorenzo Landi, ed i vini stessi, realizzati con sui 15 ettari di vigneti di proprietà, mostrano tutta la generosità, il calore e la dolcezza che caratterizzano i vini ottenuti da Cannonau ben coltivati e fermentati.

Vengono prodotti tre vini DOC Cannonau di Sardegna: Lillové, dagli aromi dolci e vellutato al palato, Dule Classico, fresco e dall’acidità controllata, e Arbòre Classico, un rosso intenso dai sentori di mirto e macchia mediterranea, ottenuto da un mix di Cannonau e Muristellu, l’ultimo potente Monastrell della Spagna. Negli ultimi anni Gabbas ha ripreso la coltivazione del Vermentino iniziata sin dalla fine degli anni ‘60 del secolo scorso. Il vino prodotto, denominato Manzanile, si caratterizza per una piacevole freschezza. In talune annate si produce anche l’Avra, un passito di Cannonau, caratterizzato da un complesso aromatico del tutto peculiare e molto accattivante.