Giuseppe Sedilesu

La famiglia Sedilesu a Mamoiada in Sardegna produce vini rossi impeccabili, come Cannonau, Sartiu, Mamuthone, Carnevale e i due vini Riserva Balla Tundu e Riserva Giuseppe Sedilesu.

Si potrebbe facilmente parlare del Cannonau come “il” vino della Sardegna. La sua uva è infatti originaria di queste terre e non di provenienza spagnola come veniva sostenuto fino a pochi anni fa. Le sue tracce documentali in Sardegna risalgono già alla metà del 1500. Ad oggi viene coltivata in tutta l’isola e occupa qualcosa come 7500 ha di cui il 70 % in provincia di Nuoro. Come spesso accade, l’uva ha trovato dei luoghi particolarmente vocati per la sua coltivazione, e le classiche aree di alto livello del Cannonau si trovano vicino alle sponde orientali della Sardegna nei pressi delle cittadine di Dorgali, Jerzu, Oliena e Mamoiada più al centro dell’isola in Barbagia, sotto i monti del Gennargentu. 

Quest’ultima in passato è rimasta fuori dalle cronache del vino, ma attualmente sta assumendo un ruolo di rilievo nella produzione di questo vitigno e da molti è indicata come patria del Cannonau in Sardegna. Tra le tante cantine presenti a Mamoiada è senz’altro degna di nota l’azienda vinicola della famiglia Sedilesu, che, in anni recenti, si è posta in prima linea nella produzione del Cannonau di qualità, con le sue offerte potenti, calde e generose, prodotte esclusivamente da quest’uva. La loro storia potrebbe essere letta come si fa con un manuale per ottenere successo, con una trama quasi troppo bella per essere vera.

Iniziò tutto una generazione fa con l’acquisto di un piccolo appezzamento, un ettaro di vigne, che, grazie agli instancabili sforzi di questa famiglia così unita, è cresciuto fino a dodici volte rispetto alla superficie originale. Mamoiada è situata a 650 metri sopra il livello del mare e l’altitudine è indubbiamente un fattore fondamentale nell’equilibrio dei vini. Infatti la freschezza notturna contrasta con l’ustionante calore diurno e questa notevole escursione termica dona personalità ai vini nonostante un’importante componente alcolica. Il suolo, di origine antichissima, si è formato con il disfacimento del granito, molto diffuso nell’isola. La resa è, di conseguenza, contenuta, ma la quantità è bilanciata da un’ammirabile qualità.

La famiglia pratica una viticoltura essenziale, che sa accettare ciò che la Natura è disposta ad offrire, ed i composti chimici, ad eccezione di un leggero uso dello zolfo e del rame, sono sconosciuti nella cura delle vigne. In cantina si usano solo i solfiti e le fermentazioni sono spontanee. La linea è variegata ed include esempi impeccabili di Cannonau, quali Sartiu, Mamuthone e Carnevale. L’orgoglio del luogo, comunque, va attribuito a due superbe Riserve: Ballu Tundu e, logicamente, il vino dedicato al fondatore, la Riserva Giuseppe Sedilesu

{tab Mamuthone Biologico}

Denominazione: Cannonau di Sardegna D.O.C.
Uve: Cannonau di Mamoiada 100%
Grado Alcolico: 15°

{tab Ballu Tundu}

Denominazione: Cannonau di Sardegna D.O.C. Riserva
Uve: Cannonau di Mamoiada 100%
Grado Alcolico: 15.5°

{tab Carnevale}

Denominazione: Cannonau di Sardegna D.O.C. Riserva
Uve: Cannonau di Mamoiada 100%
Grado Alcolico: 15.5°

{tab Giuseppe Sedilesu Riserva}

Denominazione: Cannonau di Sardegna D.O.C. Riserva
Uve: Cannonau di Mamoiada 100%
Grado Alcolico: 15.5°

{tab Sartiu Biologico}

Denominazione: Cannonau di Sardegna D.O.C. 
Uve: Cannonau di Mamoiada 100%
Grado Alcolico: 14.5°

{/tabs}

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Jean Marco Palmieri è il giornalista e sommelier direttore della redazione di Italy’s Finest Wines, storico portale sul turismo del vino in Italia fondato da Daniel Thomases che vanta oltre 2 milioni e 100mila lettori e 6 milioni di interazioni annuali. Il sito web curato da Jean Marco Palmieri ha lo scopo di promuovere il vino, non esclusivamente come prodotto di consumo, ma come sintesi di territori, personaggi e vitigni autoctoni. Non una guida, ma un portale di divulgazione e approfondimento per gli appassionati del vino in Italia, con focus su tre punti cardine: Storia, Filosofia e Terroir.