Migliori 20 Barbaresco (2024)

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Quali sono i migliori Barbaresco? Una lista con i migliori Barbaresco consigliati da Jean Marco Palmieri

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INDICE:

MIGLIORI BARBARESCO – Consigliati da Jean Marco Palmieri

Quali sono i migliori barbaresco?

Scopri i vini consigliati da Italy’s Finest Wines con la nostra degustazione affinché ognuno possa trovare il vino ideale ai propri gusti ed esigenze.

Barbaresco Sorì San Lorenzo 2016 – Gaja

Descrizione:

Il naso è intenso e complesso caratterizzato da sfumature fruttate amarena e prugne, impreziosite da note di liquirizia e scorza d’arancia e sfumature torbate. Al palato si presenta voluminoso e avvolgente, con grande concentrazione fenolica che sorregge il palato e si allunga verso un finale di straordinario carattere e persistenza.

Una vera e propria leggenda dell’enologia italiana che ha visto nascere la sua prima etichetta nel 1967. Uno dei migliori vini rossi italiani per espressività e vigore al palato.                

Barbaresco Rabajà 2016 – Bruno Giacosa

Descrizione:

Si apre al palato penetrante su note di confettura di more, bergamotto, polvere di caffé e goudron. Al palato di contraddistingue per sensazionale estratto, sapidità e straordinaria lunghezza.

Il Barbaresco Rabajà si conferma come una delle più virtuose interpretazioni per potenziale d’invecchiamento e complessità. Consigliabile per il consumo dal 2027.

           

Pajè Barbaresco Vecchie Viti 2013 – Roagna

Descrizione :

Il quadro olfattivo è avvolto da un bouquet olfattivo ampio e particolareggiato: seduce con timbri di violetta appassita, frutta scura matura in confettura, prugna e nuances empireumatiche e di goudron.  La bocca è piena e travolgente di grande estratto, caratterizzata da un finale molto lungo con echi balsamici. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni.

Un’interpretazione iconica di Barbaresco prodotta da viti che hanno età compresa tra i 50 e i 60 anni: Vino pervicace e risoluto, sintesi di territorialità, artigianalità ed evoluzione. A pieno titolo tra i migliori vini rossi italiani per la travolgente e inesorabile persistenza al palato.

Barbaresco Rabaja’ 2016 – Bera

Descrizione:

Si presenta dal colore rosso rubino intenso, al naso si apre ampio e complesso spaziando da intensi sentori di frutti di bosco maturi, allusioni di prugna impreziositi da flora alpina, spezie dolci e tabacco.

Al palato è avvolgente con una trama tannica molto spessa ma vellutata coadiuvata da una importante spalla acida che conferisce grande freschezza e bevibilità.

Senza alcun dubbio uno dei migliori Barbaresco per eleganza ed eloquenza dei profumi. Finale voluminoso e armonico con una nota balsamica, di grande persistenza. Ottimo potenziale d’invecchiamento. Meritatamente tra le migliori cantine di Barbaresco.

Barbaresco 2020 – Collina Serragrilli

Descrizione:

Si rivela al naso accattivante spaziando tra piccoli frutti rossi di bosco, carrube, goudron e humus. Al palato è ricco, succoso e avvolgente, finale di buona persistenza con protagonista il frutto. 

Un’interpretazione di Barbaresco di grande carattere ed eleganza che concilia sapientemente freschezza, vigore tannico e profumi di grandissima espressività. Sicuramente uno dei migliori Barbaresco per rapporto qualità prezzo.

Ricù 2018 – Montaribaldi

Descrizione:

Stratificate nuances di violette, more di rovo, lamponi in confettura e radice di liquirizia di fondono a sentori di humus ed erbe officinali. Il sorso è denso e avvolgente, con tannini setosi ed una piacevole lama acida che culmina in finale lungo e succoso. Ottima persistenza retro-olfattiva.

Il vino cru Ricù di Montaribaldi è una delle più complesse ed eleganti interpretazioni di Barbaresco. Meritatamente tra i migliori Barbaresco per potenziale d’invecchiamento e rapporto qualità prezzo.

Barbaresco DOCG Roncaglie 2019 – Socrè

Descrizione:

Olfatto giocato inizialmente su note di prugna, viola mammola e visciole impreziosite da più enigmatici sentori di nepitella selvatica, resina e timbri tostati. Al palato è caratterizzato da tannini ben tratteggiati e compatti, spalleggiati da una piacevolissima vena sapida che dona scorrevolezza e profondità al sorso.

Un vino iconico e inebriante, tra le migliori espressioni di Nebbiolo per complessità olfattiva e palato materico e penetrante. Ineccepibile rapporto qualità-prezzo. A pieno titolo tra i migliori Barbaresco.

Barbaresco ‘Angelo’ 2019 – Albino Rocca

Descrizione:

amponi, fragoline di bosco e mirtilli in confettura fanno da ouverture a note di pepe vede, rabarbaro, china e timbri tostati. Il sorso è materico, tannini setosi e morbidissimi avviluppano la bocca verso una chiusura sapida dai continui rimandi fruttati.

Un’etichetta iconica e unica nel suo genere, appassionante e di grande riconoscibilità. ‘Angelo’ di Albino Rocca è da annoverare tra i migliori Barbaresco per i profumi appassionanti ed il sorso morbido e avvolgente.

Barbaresco Montestefano 2019 – Produttori del Barbaresco

Descrizione:

Pouporri di fiori secchi, ciliegia sotto spirito a cui si affiancano timbri speziati, di goudron e torrefazione.

Finale di grande lunghezza in cui riaffiorano le sensazioni floreali-fruttate.

Un Barbaresco di grande struttura e finezza,  dal naso eloquente e freschezza pronunciata che conferisce grande bevibilità ed equilibrio. Tra i migliori Barbaresco per massimizzazione del carattere raffinato del Nebbiolo.

Barbaresco Manzola 2019 – Fiorenzo Nada

Descrizione:

Si apre su pennellate di fragoline di bosco in confettura, more di rovo e ginepro arricchite da note tostati di mandorle amare e nuances mentolate. Al palato è ampio e intenso, con tannini compatti perfettamente tratteggiati e una piacevolissima scia salina sul finale che lascia la bocca fresca e appagata.

Un’interpretazione di Barbaresco complessa e di grande finezza, che concilia sapientemente vigore tannico, sapidità e fragranza. Meritatamente tra i migliori Barbaresco

Barbaresco 2020 – Quazzolo

Descrizione:

Stratificate nuances di visciole, fragoline di bosco, prugne disidratate e pot-pourri di fiori secchi si allungano verso timbri mentolati e balsamici impreziositi da sfumature di china e goudron.

Il sorso è nitido e avvolgente, caratterizzato da una trama tannica vellutata e ben integrata a una vena acida lunghissima.

Quazzolo si conferma ancora una volta uno migliori Barbaresco per equilibrio e bevibilità.

Barbaresco Giacone 2019 – Cascina Alberta

Descrizione:

Si ape su note di more di rovo in confettura, ciliegie sotto spirito e pot-pourri di rose per proseguire verso intriganti torni di tabacco dolce e radice di liquirizia.

Al palato presenta tannini morbidi e vellutati che entrano in sinergia con una vigorosa linea sapida. Chiusura balsamica di piacevole persistenza.

Cascina Alberta si conferma tra i più virtuosi interpreti del Barbaresco per stile originale ed artigianale.

Barbaresco ‘Currà’ 2019 – Sottimano

Descrizione:

Visciole, susine in confettura e scorza d’arancia si allungano verso note evolutive di tabacco dolce, polvere di caffè e sensazioni mentolate. Avvolge il palato con tannini morbidi e setosi, ben coadiuvati da una lama acida di nerbo. Chiusura di buona persistenza sul frutto.

Un’etichetta di gran classe, dal sorso potente che non rinuncia alla tipica eleganza del vitigno. Tra i migliori Barbaresco per il palato seducente e profondo.

Barbaresco Asili 2019 – Carlo Giacosa

Descrizione:

Galvanizza il naso con un caleidoscopio di profumi spaziando da intensi sentori di frutti di bosco maturi, allusioni di prugna impreziositi da humus, canfora e resina di pino. Al palato ha una trama tannica molto spessa e setosa a cui fa da contraltare da una importante spalla acida che conferisce freschezza e bevibilità. Finale voluminoso e armonico, di straordinaria persistenza.

Il Barbaresco Asili di Carlo Giacosa è un vino dal sorso trascinante ed espansivo. Un vino fantasioso e appassionante, a pieno titolo tra i migliori Barbaresco per finezza. Rapporto qualità prezzo interessante.

Rabajà Riserva 2016 – Giuseppe Cortese

Descrizione:

Si articola olfattivamente su timbri di ciliegia matura, mora di rovo, gelso e lamponi a cui susseguono suggestioni di spezie dolci, mentuccia selvatica e note tostate. Al palato è vigoroso, con tannini compatti che si evolvono in progressione verso un finale di ottima struttura e persistenza.

Inebriante ed intenso, tra i migliori Barbaresco per la persistenza inesauribile in cui riecheggia protagonista il carattere varietale del Nebbiolo.

Barbaresco Vanotu 2020 – Pellissero

Descrizione:

Note di rose appassite e ciliegia sotto spirito, seguono nuances di scorza d’arancia candita impreziosite da toni di polvere di cacao e timbri boisé ben integrati. Galvanizza il palato con un tannino spesso ma levigato sinergicamente legato a un’acidità di nerbo che favorisce la beva. Finale di grande persistenza in cui riecheggia protagonista il varietale del nebbiolo.

Carattere classico, l’olfatto è un preludio delicato che si spande sensazionalmente opulento al sorso. A pieno titolo tra i migliori Barbaresco.

Barbaresco ‘Vallegrande’ 2018 – Ca’ del Baio

Descrizione:

Incalza al naso su piccoli frutti rossi di bosco, amarene sciroppate e nuances mentolate e di torrefazione. Al palato è energico e ben bilanciato, con una trama tannica spessa coadiuvata da una bella spalla acida.

Classico e dal profilo ben definito, Vallegrande di Ca’ del Baio è da annoverare meritatamente tra i migliori Barbaresco per integrità del frutto e piacevolezza al palato.

Barbaresco Lorens 2020 – Lodali

Descrizione:

Bouquet articolato su pot-pourri di rose, fragoline di bosco e visciole a cui si alternano delicati sentori di pepe bianco, ginepro, humus e reminiscenze mentolate. Al palato è denso ed energico, con tannini possenti ma setosi e una bella spalla acida. Finale lungo e succoso.

Frutto e spezie si fondono armoniosamente in un sorso vigoroso e opulento, stemperato da una fresca balsamicità. Meritatamente tra i migliori Barbaresco per equilibrio e tipicità.

Barbaresco Rio Sordo 2020 – Cascina delle Rose

Descrizione:

Al naso si svela fine e complesso delineando intensi sentori di frutti di bosco sotto spirito, allusioni di prugna, datteri  spezie dolci e tabacco e note eteree. Al palato è avvolgente con una trama tannica molto spessa ma straordinariamente setosa legata sinergicamente a una importante spalla acida che conferisce freschezza.

Un vino voluminoso e armonico dalla sensazionale persistenza balsamica. Meritatamente tra i migliori Barbaresco.

Barbaresco 2020 – Olez Buondonno

Descrizione:

Si presenta al naso con delicati profumi di fragoline di bosco, marmellata di lamponi e prugne disidratate per proseguire verso timbri tostati di tabacco e note di datteri glassati. Al palato è denso e ben strutturato, sorretto da una bella scia sapida che avviluppa la bocca verso un finale fruttato di buona persistenza.

Dalla cantina di Olez Buondonno nasce un vino a basso intervento di grande complessità gusto-olfattiva, dotato di ottima scorrevolezza e presenza al palato. Meritatamente tra i migliori Barbaresco.

S Cristoforo Campo Quadro 2015 – Punset

Descrizione:

Si apre al naso intenso su note di prugna matura, uva sultanina e ciliegie a cui si susseguono sentori di tè nero, anice e tabacco. Avvolge la bocca con tannini opulenti e vellutati, che si allungano verso una scia piacevolmente sapida, di lunga persistenza.

Un vino di grande estratto e persistenza. Senza dubbio tra le migliori Barbaresco dallo stile artigianale. Da riscoprire nell’invecchiamento.

Storia del Barbaresco

Celestino Vacca e Riccardo Cravanzola

Qual è la storia del Barbaresco? Il Barbaresco è un vino rosso tra i più importanti in Italia: èstato infatti riconosciuto DOC nel 1966 e in seguito DOCG nel 2011.

La coltivazione del Nebbiolo in questa zona ha origini molto antiche: si sostiene che furono i Galli i primi a essere attratti dal vino Barbaritium; mentre altri riconducono il nome del Barbaresco al popolo dei Barbari, che causarono la caduta dell’impero romano.

La data che è viene riconosciuta come la nascita del moderno Barbaresco risale al 1894, quando fu fondata la Cantina Sociale di Barbaresco.

Nel comune di Neive, l’enologo Louis Oudart attrezzò la cantina e impiegò il Nebbiolo per produrre un vino secco, elegante e di buon potenziale d’invecchiamento, su ispirazione dei grandi vini rossi francesi di Bordeaux. Con le stesse tecniche utilizzate dall’Oudart per il “Neive“, trent’anni più tardi fu prodotto nel castello di Barbaresco il primo vino Barbaresco.

Alla fine degli anni ’50 che Barbaresco acquisì grande successo grazie soprattutto ad una nuova generazione di giovani produttori, tra cui Bruno Giacosa e il “Giove Tonante dell’Enologia Italiana” Angelo Gaja. Di grande importanza anche l’esperienza di Don Fiorino Marengo insieme a Celestino Vacca, Ugo Maffei e il viticoltore Riccardo Cravanzola, che insieme fondarono la storica cantina cooperativa Produttori del Barbaresco.

Questa importante cooperativa fu cruciale nella sviluppo del Barbaresco. Infatti, nel secondo dopoguerra permise a numerosi viticoltori di unirsi ammortizzando i costi fissi della produzione di vino, ottenendo vini di pregio dal buon rapporto qualità prezzo, favorendo quindi il recupero della tradizione agricola delle Langhe da parte delle nuove generazioni.

Disciplinare del Barbaresco

Il Barbaresco DOCG deve essere prodotto esclusivamente con uve 100% Nebbiolo, in un territorio di circa 760 ettari vitati nelle Langhe Piemontesi, per l’esattezza nei comuni di BarbarescoNeiveTreiso e San Rocco, nella provincia di Cuneo.

Il disciplinare prevede che il Barbaresco possa essere prodotto solo con uve 100% Nebbiolo e possa entrare in commercio in seguito a un invecchiamento minimo di 2 anni a partire dal gennaio successivo alla vendemmia, di cui almeno 9 mesi in botte di rovere o castagno. In seguito a un affinamento di 4 anni i vini Barbaresco possono acquisire la menzione “Riserva”.

Terroirs e crus del Barbaresco

Barbaresco

I terreni della zona del Babaresco sono prevalentemente di formazione marina, composti da marne argillo-calcaree sedimentarie, particolarmente fertili e ricchi di sostanza organica e microelementi fondamentali per la produzione di uva di alta qualità. Si distinguono nella zona di produzione di Barbaresco due tipi di terreni. I terreni di Treiso, San Rocco Seno d’Elvio e gran parte di Neive (Formazioni di Lequio) sono meno compatti e danno origine a vini più eleganti e longilinei.

I terreni di Barbaresco e la frazione adiacente di Neive (Marne di Sant’Agata Fossili) sono invece più compatti e danno vita a vini più complessi e con un maggior corredo polifenolico.

Il Barbaresco è il primo vino italiano a disporre delle Menzioni Geografiche Aggiuntive ufficiali (2007).

Il clima della zona di produzione del Barbaresco è tendenzialmente più omogeneo e più mite rispetto all’intero areale delle Langhe. Non è da sottovalutare però la presenza di differenti microclimi e variabilità geologica all’interno delle varie parcelle, che sommate alle diverse pratiche agronomiche e di cantina consentono all’uva di declinarsi in varie espressioni a seconda della zona.  Questo spiega la presenza di 69 differenti crus del Barbaresco, suddivisi nel comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e la frazione di San Rocco Seno d’Elvio ad Alba.

Quali sono i migliori crus di Babaresco? Tra i crus di Barbaresco possiamo citarne alcuni importanti come Asili, Gallina, Montestefano, Rabajà, Rio sordo, Pora e Pajè. Ma i crus di Barbaresco sono veramente innumerevoli e ognuno vanta produzioni di indiscussa qualità e identità.

Migliori Annate Barbaresco

Scopri la classifica delle migliori annate di Barbaresco dal 1970 ad oggi con la valutazione espressa in stelle.

Per approfondire puoi consultare l’articolo dedicato alle migliori annate di Barbaresco, completo di descrizione dell’andamento climatico nel dettaglio.

1970✭✭✭✭
1971✭✭✭✭✭
1972
1973✭✭
1974✭✭✭✭✭
1975✭✭
1976✭✭
1977✭✭
1978✭✭✭✭✭
1979✭✭✭✭
1980✭✭✭✭
1981✭✭✭
1982✭✭✭✭✭
1983✭✭✭✭
1984✭✭
1985✭✭✭✭✭
1986✭✭✭
1987✭✭
1988✭✭✭✭✭
1989✭✭✭✭✭
1990✭✭✭✭✭
1991✭✭✭
1992✭✭
1993✭✭✭
1994✭✭

Abbinamenti cibo – Barbaresco

Adesso che abbiamo visto quali sono i migliori vini Barbaresco e i migliori produttori di Barbaresco, la domanda sorge spontanea: quali sono i migliori abbinamenti cibo-Barbaresco?

Il Barbaresco è un ottimo abbinamento con piatti di carne strutturati come selvaggina, brasati di carne rossa, grigliate con salse brune, coniglio, formaggi di media stagionatura, rognoncini trifolati, fegatini, capriolo alla piemontese.

Scopri i migliori abbinamenti cibo Barbaresco e le regole da seguire per abbinare il Barbaresco nell’articolo dedicato.

Qual è il miglior Barbaresco?

Qual è il migliore Barbaresco rapporto qualità prezzo? Scegliere è un impresa ar comunque soggiace inevitabilmente ai limiti di un’opinione soggettiva, che come tale, per definizione, è deficitaria e arbitraria.

Noi abbiamo stilato la nostra lista delle interpretazioni di virtuosa qualità di Barbaresco delle migliori cantine e migliori produttori di Barbaresco secondo le nostre valutazioni. Tuttavia, rimane imprescindibile sottolineare che il migliore Barbaresco è quello che è capace di emozionarci, anche legandosi a situazioni contingenti e momenti irripetibili e intimi della nostra vita.

Pertanto, vi invitiamo a scoprire tutte le cantine che producono Barbaresco nella loro unicità, affinché possiate trovare e scegliere autonomamente il vino che possa essere annoverato per voi tra i vostri migliori Barbaresco.