
Quali sono i migliori Barolo? Una lista aggiornata dei 20 migliori Barolo consigliati da Jean Marco Palmieri.
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INDICE:

Migliori Barolo – Consigliati da Jean Marco Palmieri
Quali sono i migliori Barolo? Scopriamo insieme la lista aggiornata dei igliori Barolo con foto e degustazioni, affinché ognuno possa trovare il migliore Barolo adatto ai proprio gusti.
Per approfondire scopri anche gli articoli dedicati ai produttori di Barolo, dove troverai informazioni su storia, terroir e filosofia aziendale delle singole aziende.
Barolo ‘Bussia’ 2019 – Rinaldi

Descrizione: Naso ricco di sfaccettature, tra aromi di ciliegie sotto spirito, liquirizia nera, fiori secchi e cenni balsamici mentolati e scorza d’arancia. Al palato si sviluppa armonioso su una trama tannica avvolgente. Finale di buona persistenza. La Fermentazione è spontanea e avviene per azione dei lieviti indigeni per circa 25 giorni in tini di rovere Slavonia.
Vitigni: Nebbiolo 100%
Regione: Piemonte
Descrizione: Naso ricco di sfaccettature, tra aromi di ciliegie sotto spirito, liquirizia nera, fiori secchi e cenni balsamici mentolati e scorza d’arancia. Al palato si sviluppa armonioso su una trama tannica avvolgente. Finale di buona persistenza.
La Fermentazione è spontanea e avviene per azione dei lieviti indigeni per circa 25 giorni in tini di rovere Slavonia.
Vitigni: Nebbiolo 100%
Regione: Piemonte
Un vino iconico, tra i migliori vini italiani per la sincerità nel farsi narratore senza compromessi dell’espressività sensazionale del Barolo.
Barolo Riserva Monfortino 2015 – Giacomo Conterno

Descrizione: Si articola olfattivamente in un caleidoscopio di timbri floreali tra cui spicca glicine e violetta a cui seguono piccoli frutti rossi ed erbe officinali, impreziositi da suggestioni di spezie austere, tabacco, goudron e sfumature ematiche. Al palato è ricco e avvolgente, con tannini compatti e possenti che si evolvono in progressione verso finale di straordinaria persistenza in cui riecheggia protagonista il frutto.
Fermentazione alcolica in tini di rovere da 61 hl con lunga macerazione sulle bucce; fermentazione malolattica in botti di rovere austriaco di diverse dimensioni.
Vitigni: 100% Nebbiolo
Regione: Piemonte
Un vino storico e iconico nato dalle migliori annate e le migliori uve del rinomato cru Francia a Serralunga d’Alba nel 1978. Protagonista indiscusso nella storia delle Langhe: espansivo, appassionante e sensazionale persistenza e potenziale evolutivo. Senza alcun dubbio uno dei più iconici, storici e migliori vini rossi italiani riconosciuti a livello internazionale.
Barolo Bussia 2016 – Livia Fontana

Descrizione:
Galvanizza il naso con un caleidoscopio di profumi spaziando da intensi sentori di frutti di bosco maturi, allusioni di prugna impreziositi da humus, canfora e resina di pino.
Al palato ha una trama tannica molto spessa e setosa a cui fa da contraltare da una importante spalla acida che conferisce freschezza e bevibilità. Finale voluminoso e armonico, di straordinaria persistenza.
Fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata con frequenti rimontaggi e délestages. Macerazione di circa 20 giorni. Affinamento di almeno 30 mesi in botte di rovere tradizionale e successivamente in bottiglia fino alla messa in vendita.
Un vino dal sorso trascinante ed espansivo che massimizza il carattere eloquente ed elegante del Nebbiolo. Fantasioso e appassionante, a pieno titolo tra i migliori vini rossi per finezza gusto-olfattiva.
Barolo Vigna Rionda 2017 – Massolino

Descrizione: Il quadro aromatico è ampio e complesso e si articola tra note di ciliegia matura, radice di liquirizia ed erbe officinali.
Al naso convince per sinergia tra la componente alcolica e fenolica che creano un sorso denso, materico e di grande lunghezza, sostenuto da un’acidità di nerbo che conferisce freschezza e bevibilità.
L’iconica Vigna Rionda di Massolino convince ancora per capacità di coniugare complessità ed eleganza. Sicuramente tra le migliori interpretazioni dell’annata 2017 di Barolo.
Barolo 2018 – Bartolo Mascarello

Descrizione : Il bouquet si articola su intensi timbri di frutti rossi maturi, fiori appassiti proseguendo la sua evoluzione verso note di torrefazione, tabacco ritorni di canfora e suggestioni silvestri di bosco autunnale. La bocca è piena e asciutta, i tannini possenti e materici in fieri si spandono nel palato e sono ben bilanciati da un’acidità di nerbo. Il finale è di grande persistenza con delicati rimandi sul frutto e sulle spezie.
Uve provenienti dai vigneti Rué, San Lorenzo e Cannubi nel comune di Barolo e Le Rocche nel comune di La Morra. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni in vasche di cemento, affinamento 32 mesi in botti di rovere di Slavonia.
Vitigni: Nebbiolo 100%
Regione: Piemonte
Un vino classico e sincero di straordinario potenziale evolutivo nato da una delle cantine più iconiche delle Langhe. Espressione ineffabile del carattere varietale del Nebbiolo. Un’icona dell’enologia italiana, meritatamente tra più famosi, storici e migliori vini rossi italiani.
Barolo ‘Aeroplanservaj’ 2019 – Domenico Clerico

Descrizione: Stratificate nuances di ciliegia sotto spirito, prugna, potpourri di fiori secchi ed erbe aromatiche che si allungano verso timbri balsamici di resina, sfumature eteree e sottobosco.
Il palato è caratterizzato da tannini possenti nitidi e levigati, ben integrati da una vena acida che conferisce grande freschezza.
Uno dei massimi rappresentanti dei vini delle Langhe. Carattere di grande complessità, l’olfatto è un preludio delicato che si spande sensazionalmente opulento al sorso.
A pieno titolo tra i migliori produttori di Barolo.
Barolo ‘Bricco delle Viole’ 2019 – Vajra

Descrizione: Titilla il naso con incisive note di rose appassite e ciliegia sotto spirito, seguono nuances di scorza d’arancia candita impreziosite da toni di polvere di cacao e timbri boisé ben integrati.
Galvanizza il palato con un tannino spesso ma levigato sinergicamente legato a un’acidità di nerbo che favorisce la beva. Finale di grande persistenza in cui riecheggia protagonista il varietale del nebbiolo.
Uno dei massimi rappresentanti dei vini delle Langhe. Carattere lisergico, l’olfatto è un preludio delicato che si spande sensazionalmente opulento al sorso. A pieno titolo tra i migliori produttori di Barolo.
Barolo ‘Ornato’ 2018 – Pio Cesare

Descrizione:
Bouquet poliedrico e appassionate: tratteggia in esposizione lampone e ciliegia sotto spirito a cui si legano sensazioni di torrefazione, goudron e tabacco.
Al palato è materico con tannini fitti di grande spessore. Finale lungo, pulito e avvolgente.
Una delle più importanti cantine storiche delle Langhe, nata nel 1881.
Un vino espansivo ma anche verticale, a pieno titolo tra i migliori Barolo per dialettica sensazionale tra struttura ed eleganza.
Barolo ‘Marcenasco’ 2018 – Renato Ratti

Descrizione: Il naso è slanciato, con un frutto ben delineato a cui si uniscono sensazioni di pot-pourri di rosa e viola e nuances di mentuccia selvatica e liquirizia.
Al palato è succoso, ricco, con un finale caldo e morbido dai lunghi echi balsamici.
Una cantina che che non finisce mai di stupire gli appassionati.
Un’interpretazione sensazionale, dal bouquet intrigante sfaccettato, preludio di un sorso vibrante. A pieno titolo tra i migliori Barolo.
Monprivato 2017 – Giuseppe Mascarello

Descrizione:
Si articola olfattivamente su intense note di fiori rossi e frutti di bosco, a cui seguono successioni di spezie dolci, erbe officinali e scorza d’arancia.
Al palato è denso e avvolgente, con tannini compatti che evolvono verso un finale di buona persistenza e dagli echi speziati.
Un vino potente, complesso e iconico delle Langhe.
Tra i migliori Barolo per la beva seducente e poliedrica, di gran carattere.
Barolo Ginestra 2019 – Elio Grasso

Descrizione: Stratificate sensazioni su sentori nitidi di fragoline di bosco e lampone a cui si aggiungono suggestioni erbe officinali, scorza d’arancia, reminiscenze ematiche e note empireumatiche.
Il sorso è scorrevole con trama tannica ben delineata a cui fa contraltare un’acidità scalpitante e un tannino compatto sensazionalmente tratteggiato.
Tra le migliori espressioni di Barolo di una delle più iconiche cantine delle langhe. Vino elegante e materico, irremovibile ed enfatico dal tannino incalzante: grande identità territoriale. A pieno titolo tra i migliori Barolo.
Barolo ‘Ravera’ 2018 – Marziano Abbona

Descrizione:
Al naso si avvertono note di violetta e piccoli frutti di bosco rossi e ginepro arricchite da pennellate balsamiche di radice di liquirizia, resina e note boisé ben integrate.
La beva avvolge il palato in un sorso denso con tannini compatti perfettamente tratteggiati. Ottima scia salina sul finale che lascia la bocca fresca e appagata.
Un’interpretazione di Barolo di sensazionale eleganza, esempio di come la prominente componente fenolica del Nebbiolo possa entrare in sinergia con la mineralità regalando un sorso inedito e appassionante. Meritatamente tra i migliori Barolo.
Barolo Brunate 2017 – Roberto Voerzio

Descrizione: Si articola olfattivamente su penetranti note di lampone selvatico e prugne rosse, a cui seguono successioni di polvere di caffè, cacao fondente e scorza d’arancia candita.
Il sorso è espansivo e avvolgente, la tessitura tannica è compatta di ottima progressione e si evolve verso un finale di buona persistenza impreziosito da echi balsamici
Protagonista indiscusso nella storia delle Langhe: titanico, appassionante e sensazionale persistenza. Senza alcun dubbio tra i migliori produttori di Barolo.
Di grande interesse anche i Barolo crus di Serra, Cerequio, Sarmassa, Fossati e Case Nere.
Barolo ‘Sorano’ 2019 – Claudio Alario

Descrizione: Il bouquet è caratterizzato da note di piccoli frutti rossi in confettura, impreziosite da pennellate terrose e sentori terziari di grafite, liquirizia e spezie autunnali.
Il sorso è pieno e avvolgente, sorretto da tannini ben tratteggiati e da una spalla acida che culmina in un finale fresco e di piacevolissima persistenza.
Un’interpretazione di Barolo che esprime la quintessenza del potenziale del Nebbiolo.
Sicuramente tra i migliori Barolo per il carattere raffinato e l’estratto poderoso che ci fa presumere un ottimo potenziale d’invecchiamento.
Barolo Bussia 2019 – Podere Ruggeri Corsini

Descrizione:
Al naso ci convince con sfumature di frutta matura scura e sotto spirito impreziosite da nuances boisé, incenso e tabacco.
Al palato è sapido e fresco, con una trama tannica ben tratteggiata e levigata Finale leggermente balsamico di ottima persistenza e precisione
Uno vino sensazionale e sincero: tra i migliori Barolo per capacità di coniugare ricchezza ed eleganza con focus sulla nitidezza del carattere varietale fruttato-floreale del Nebbiolo. Una delle migliori cantine di Barolo.
Cannubi 2019 – Fratelli Serio e Battista Borgogno

Descrizione:
Si articola olfattivamente su timbri di ciliegia matura, mora di rovo, gelso e lamponi a cui susseguono suggestioni di spezie dolci, mentuccia selvatica e note tostate.
Al palato è vigoroso, con tannini compatti che si evolvono in progressione verso un finale di ottima struttura e persistenza.
Inebriante e longilineo, tra i migliori Barolo per la persistenza inesauribile in cui riecheggia protagonista il carattere varietale del Nebbiolo. Ottimo rapporto qualità -prezzo.
Barolo ‘Cannubi’ 2018 – Giacomo Fenocchio

Descrizione:
Il Barolo ‘Cannubi’ Giacomo Fenocchio 2018 emana sentori di frutti rossi maturi e spezie dolci al naso, con un sottofondo di sfumature floreali e terrose.
Al palato, il vino è pieno e avvolgente, con tannini eleganti e un finale lungo e persistente.
Un’interpretazione classica del Nebbiolo, che dimostra il carattere distintivo del vitigno. Meritatamente tra i migliori Barolo per carattere autentico e artigianale.
Barolo DOCG Serradenari 2018 – Dosio

Descrizione:
Il Dosio, Barolo DOCG Serradenari 2018 presenta un bouquet intenso e complesso di frutti di bosco scuri, spezie dolci e note floreali.
Al palato, il vino è corposo e potente, con tannini ben strutturati e un’acidità equilibrata. Il finale è lungo e persistente, con sentori di liquirizia e tabacco che si fondono con eleganti note terziarie.
Un Barolo tradizionale, che riflette il carattere distintivo del terroir di Serradenari e la maestria enologica nell’interpretarlo.
Barolo Perarmando 2019 – Parusso

Descrizione: Il bouquet si articola su delicate sfumature di ciliegia matura, fichi disidratati proseguendo la sua evoluzione verso note di spezie dolci, incenso e cacao con ritorni di erbe officinali.
La bocca è piena e asciutta, i tannini scultorei avvolgono morbidamente il palato e sono ben bilanciati da un’acidità di nerbo. Il finale è di grande persistenza con delicati rimandi speziati.
Un Barolo vibrante, che contempera sapientemente fragranza e nerbo, finale in cui riecheggia intenso il frutto.
Tra i migliori produttori di Barolo per armonia ed equilibrio.
Barolo Bussia 2019 – Marrone

Descrizione:
Si presenta visivamente di colore rosso granato intenso, al naso seduce con nuances di bosco maturi, allusioni di prugna a cui fanno eco note boisé ben integrate, cacao e canfora.
Tannini compatti e maturi e acidità di nerbo molto coinvolgente. Ottimo potenziale di invecchiamento.
Un barolo dai profumi eloquenti e vellutato avvolgente al palato con una sensazionale persistenza. Indubbiamente tra i migliori Barolo rapporto qualità prezzo.
Barolo Rocche dell’Annunziata 2017 – Andrea Oberto

Descrizione:
Al naso si svela fine e complesso delineando intensi sentori di frutti di bosco sotto spirito, allusioni di prugna, datteri spezie dolci e tabacco e note eteree.
Al palato è avvolgente con una trama tannica molto spessa ma straordinariamente setosa legata sinergicamente a una importante spalla acida che conferisce freschezza.
Un vino voluminoso e armonico dalla sensazionale persistenza balsamica. Meritatamente tra i migliori Barolo.
Barolo Perno 2019 – Sordo

Descrizione:
Olfatto giocato inizialmente su note di prugna, viola mammola e visciole impreziosite da più enigmatici sentori di nepitella selvatica, resina e timbri tostati.
Al palato è caratterizzato da tannini ben tratteggiati e compatti, spalleggiati da una piacevolissima vena sapida che dona scorrevolezza e profondità al sorso.
Un vino iconico e inebriante, tra le migliori espressioni di Nebbiolo per complessità olfattiva e palato materico e penetrante.
Ineccepibile rapporto qualità-prezzo. Senza alcun dubbio tra le migliori cantine che producono Barolo.
Barolo Cannubi 2017 – Michele Chiarlo

Descrizione: Si presenta dal colore rosso rubino intenso, al naso si apre ampio e complesso spaziando da intensi sentori di frutti di bosco maturi, allusioni di prugna impreziositi da flora alpina, spezie dolci e tabacco.
Al palato è avvolgente con una trama tannica molto spessa ma vellutata coadiuvata da una importante spalla acida che conferisce grande freschezza e bevibilità.
Senza alcun dubbio uno dei migliori Barolo per eleganza ed eloquenza dei profumi. Finale voluminoso e armonico con una nota balsamica, di grande persistenza. Ottimo potenziale d’invecchiamento. Meritatamente tra le migliori cantine di Barolo.
Barolo Cannubi 2018 – Poderi Luigi Einaudi

Descrizione:
Al naso frutti di bosco maturi e liquirizia lasciano spazio a toni più austeri di goudron e note speziate e tostate. Al palato è opulento, la trama tannica è vellutata e avviluppa la bocca in un sorso lunghissimo e appassionante.
Dal celebre Cru Cannubi nasce un vino per intenditori, dal carattere aristocratico, possente ma raffinato.
Tripudio di frutta e balsamicità, a pieno titolo tra i migliori Barolo rapporto qualità-prezzo. Una delle più storiche e migliori cantine di Barolo.
Storia del Barolo

La storia del vino Barolo inizia in epoca preromana, con le prime coltivazioni rudimentali di vite dei Liguri Statielli. Il Piemonte iniziò attirare le attenzioni dei Galli, e successivamente dei Romani, per la qualità del vino prodotto nella zona di Alba.
Si produceva vino Barol, da uve Nebbiolo. Thomas Jefferson lo descriveva come un vino “quasi amabile come il Bordeaux e vivace come lo Champagne”, quindi frizzante e dolce (molto diverso da come lo conosciamo oggi).
La storia del Barolo ha una sua svolta con l’enologo francese Louis Ouart che, grazie all’impulso di Juliette Colbert e di Camillo Benso di Cavour, imbottigliò un vino rosso secco e fermo, moderno ed elegante. Cavour voleva un vino che potesse allietare le esigenti corti europee e competere con i grandi vini francesi del tempo: è il 1844 e sta per iniziare il fenomeno Barolo.

Successivamente, tra le due guerre mondiali la popolarità del Barolo esplose, furono impiantati nuovi vigneti e il vino Barolo si affermò come uno dei vini più grandi al mondo. Nel 1927 vennero definite nella Gazzetta Ufficiale le zone di produzione del vino Barolo, e nel 1980 il Barolo diventa vino DOCG.
La storia del Barolo prosegue a partire dagli anni 80: le Langhe sono in pieno fermento e le tecniche enologiche si adeguano al passo coi tempi.
Alla vinificazione tradizionale del Barolo si inizia a contrapporre la scuola del modernisti (tra questi i famosi rivoluzionari Barolo Boys). Quest’ultimi iniziarono ad adottare vinificazione più brevi e affinamenti in barriques, dando luce a vini più colorati, meno tannici e dagli aromi di spezie dolci.

Di conseguenza, queste interpretazioni dal carattere internazionale crearono non poche critiche da parte dei tradizionalisti, come venne reso celebre dal famoso “j’accuse” del Barolo di Bartolo Mascarello del 1996 che recitava: “No Barriques, No Berlusconi“.
In sintesi, oggi le aspre contrapposizioni sembrano essersi affievolite mentre l’unico vincitore è rimasto il Barolo. Divenuto uno dei vini più amati a livello internazionale grazie al suo fascino unico e inimitabile.
Terroirs e crus del Barolo

La zona del Barolo è caratterizzata da una grande variabilità geologica. Infatti, la stratificazione del suolo ha origini marine: le colline delle Langhe emergono infatti da un antico golfo marino, dove sono sedimentate nel corso dei secoli arenarie e argille.
Oggi si possono identificare tre macro-tipologie di suolo: la più antica è quella di Serralunga d’Alba e di una parte di Monforte, caratterizzata da formazioni di Lequio. Nei dintorni di Monforte d’Alba e Castiglione Falletto il suolo è composto prevalentemente Arenarie di Diano originate in seguito ad antichissime frane sottomarine. Tra Barolo e La Morra troviamo invece le caratteristiche marne di Sant’Agata.
Quest’ultima, è la tipologia di suolo più diffusa nelle Langhe e presenta una discreta variabilità tra la componente di sabbia, limo e argilla.
Tra i cru di Barolo possiamo citare alcuni importanti come Cannubi, Bussia, Brunate, Cerequio, Francia, Monprivato, Parafada, Villero, Monvigliero, il Prapò, Rocche di Castiglione, Rocche di Annunziata
Quali sono i migliori Barolo?

Quali sono i migliori Barolo? Scegliere è un impresa ardua, che comunque soggiace inevitabilmente ai limiti di un’opinione soggettiva, che come tale, per definizione, è deficitaria e arbitraria.
Noi abbiamo semplicemente stilato una lista nostre delle interpretazioni preferite secondo le nostre valutazioni. Rimane tuttavia imprescindibile sottolineare che il vino, non nasce come uno status symbol, da esibire o sfoggiare coram populo.
Ma per emozionarci ed essere condiviso in modo genuino con le persone che amiamo, legandosi a situazioni contingenti e ai momenti irripetibili e intimi della nostra vita.
Pertanto, vi invitiamo a visitare cantine e conoscere i produttori che producono vini nella loro unicità, affinché possiate scoprire e scegliere autonomamente il vino che possa essere annoverato per voi tra i vostri personali vini preferiti. Se avete avuto la pazienza di leggere fin qua vi ringrazio per l’attenzione, ma adesso è il tempo riempire i calici e recidere le speranze lontane, e quindi:
Cheers, Salute, Santé
Jean Marco Palmieri
ABBINAMENTI CIBO BAROLO

Cosa abbinare al Barolo? Adesso che abbiamo visto quali sono i migliori vini Barolo e i migliori produttori di Barolo, la domanda sorge spontanea: quali sono i migliori abbinamenti cibo-Barolo?
Scopri i migliori abbinamenti cibo Barolo e le regole da seguire per abbinare il Barolo ed il Barolo Chinato nell’articolo dedicato.