Migliori 20 Vini Dolci Italiani (2024)

Quali sono i migliori vini dolci italiani? Scopri i migliori dolci italiani da noi consigliati con foto e descrizione. Per approfondire ti consigliamo anche gli articoli sui migliori vini bianchi, migliori vini rosatimigliori vini rossi migliori vini spumanti.

Vuoi indicarci un’azienda e un vino? Scrivici

INDICE:

VINI DOLCI IN ITALIA

I vini dolci hanno una storia millenaria: furono i primi vini ad essere prodotti nell’antichità. Da un lato, l’incapacità di svolgere correttamente la fermentazione, dall’altro la necessità di appassire l’uva per migliorarne la conservazione ed il commercio. Terzo, ma non ultimo importate fattore: l’aspetto organolettico. Il gusto dell’epoca conosceva e chiedeva un nettare denso e dolce, spesso annacquato.

In Italia, in particolare, i vini dolci hanno una lunghissima tradizione. Il Marsala e il Vin Santo sono probabilmente i pionieri dei vini dolci di qualità, ma fino agli anni 90 erano molti i difetti ossidativi e si giocava con residui zuccherini altissimi e basse acidità. Negli ultimi decenni c’è stato invece un vero salto qualitativo dei vini dolci in Italia. Oggi, in ogni regione vengono prodotti vini dolci di grande pregio: è il caso, per citarne alcuni, del Passito di Moscato, del Recioto della Valpolicella, del Vin Santo del Chianti Classico, dell’Aleatico di Puglia, del Marsala, del Passito di Pantelleria.

MIGLIORI VINI DOLCI ITALIANI consigliati da Jean Marco Palmieri

Quali sono i migliori vini dolci in Italia?

Scopri i vini consigliati da Italy’s Finest Wines con la nostra degustazione affinché ognuno possa trovare il vino ideale ai propri gusti ed esigenze.

Troverai molte tra le aziende più iconiche storiche ma anche quelle che si sono contraddistinte per carattere unico e originale.

Epokale 2013 – Cantina Tramin

Caratteristiche: Un ventaglio aromatico complesso e stratificato. Petali di rosa e ylang ylang sono susseguiti da note tropicali di frutta gialla matura e litchi, su un fondo di noce moscata, miele e profumi orientali di zafferano. Il sorso è morbido e seducente, con un bel timbro sapido che dona scorrevolezza. Chiusura su miele e nocciole di sorprendente persistenza.

Affina in piccoli contenitori d’acciaio a contatto con i lieviti per otto mesi.

A pieno titolo uno dei migliori vini dolci d’Italia. Verticale, speziato, caratterizzato da un tripudio di frutta esotica e note orientali. Un vino dolce che sedurrà anche il più esigente degli intenditori.

Vitigni: Gewurztraminer
Regione:
Trentino-Alto Adige

Vin Santo del Chianti Classico DOC 2012 – Badia a Coltibuono

Caratteristiche: Albicocca, fichi e scorze d’agrumi si fondono a note di mandorle tostate, datteri disidratati e spezie dolci. Al palato è morbido e corposo, seduce con un’ottima freschezza che rende il sorso snello.

Affina per minimo sei anni in piccoli caratelli di rovere.

Prodotto da una delle migliori cantine del Chianti Classico, il Vin Santo di Badia a Coltibuono è profondo e intenso, dotato di una spiccata mineralità che lo rende ancora più seducente. A pieno titolo tra i migliori vini dolci italiani per aromaticità ed equilibrio.

Vitigni: Trebbiano, Malvasia
Regione:
Toscana

Verduzzo Cratis 2018 – Roberto Scubla

Caratteristiche: Pesca sciroppata e fiori di zagara si mescolano a timbri salmastri di erbe officinali. Al palato è incalzante, dolce e sapido, dotato di strepitosa lunghezza.

I grappoli vengono appassiscono in maniera naturale e le uve vengono pressate prima di Natale e fermentate in barrique di rovere francese. Segue innesco e successivo arresto della fermentazione, dopo un mese circa, per conservare gli di zuccheri residui, tramite un sistema di riscaldamento/raffreddamento delle barrique stesse. In questo modo il mosto/vino non subisce travasi.

Un’interpretazione virtuosa di Verduzzo dal sensazionale potenziale evolutivo.Tra i migliori vini bianchi dolci italiani per complessità e persistenza.

Vitigni: Verduzzo Friulano 100%
Regione: Friuli Venezia Giulia (Friuli Colli Orientali)

Recioto della Valpolicella Classico DOCG 2011 – Quintarelli Giuseppe

Caratteristiche: Pennellate di ciliegia, prugna e amarena si fondono a echi di cacao, caffè e legno nobile impreziositi da sbuffi balsamici. Al palato rivela potenza, eleganza e mineralità. Chiusura di grande finezza e persistenza sul frutto.

Ottenuto da uve selezionate di Corvina, Corvinone, Rondinella, Cabernet Sauvignon, Nebbiolo, Croatina e Sangiovese, appassite per centoventi giorni. Matura in piccole botti di rovere di Slavonia per cinque/sei anni.

Quintarelli Giuseppe ha creato un Recioto unico, nettare liquido complesso e dai profumi raffinati. A pieno titolo tra i migliori vini dolci d’Italia per eleganza, struttura e bouquet.

Vitigni: 55% Corvina e Corvinone, 30% Rondinella, 15% Cabernet, Nebbiolo, Croatina e Sangiovese. 
Regione: Veneto

Primitivo di Manduria Dolce Naturale ‘Es Più Sole’ 2017 – Gianfranco Fino

Caratteristiche: Intense note di ciliegia candita e frutti appassiti sono impreziositi da delicate sfumature di erbe mediterranee e un finale con echi di torrefazione. Il sorso è dolce e prorompente, con una piacevolissima presenza salina sul finale che invoglia la beva.

Appassimento naturale delle uve sulla pianta, fermentazione in fusti di rovere francese con macerazione di due settimane. L’affinamento procede per 9 mesi in barrique francesi e almeno 9 in bottiglia.

Vino appassionante che massimizza le potenzialità espressive del Primitivo: Un tripudio di profumi che fanno da preludio ad un sorso di grandissima voluminosità e lunghezza. A pieno titolo tra i migliori vini dolci italiani per carattere territoriale.

Vitigni: Primitivo 100%
Regione: Puglia

Vin Santo di Carmignano Riserva 2014 – Capezzana

Caratteristiche: Si apre su note di fichi secchi e scorze d’arancia candita per proseguire verso sfumature di fiori bianchi e chiodi di garofano. Il sorso è morbido e corposo, con una chiusura mielata.

Vinificato in piccoli carati di castagno, rovere e ciliegio, affina cinque anni.

Un vino dolce caratterizzato da una piacevolissima morbidezza e da profumi che diventano ancora più eleganti con l’invecchiamento in bottiglia. Da annoverare meritatamente tra i migliori vini dolci d’Italia, prodotto in un numero limitato.

Vitigni: Trebbiano 90%, San Colombano 10%
Regione: Toscana

Passito di Pantelleria ‘Ben Ryé’ 2020 – Donnafugata

Caratteristiche: Succosa frutta a polpa gialla, miele di acacia e pennellate di fichi disidratati si fondono a sferzate di salsedine. Il sorso è morbido e opulento, reso vibrante da un’acidità netta che allunga la beva verso un finale aromatico e persistente.

Realizzato con uve Zibibbo di 11 contrade differenti, con microclimi e caratteristiche uniche e complementari.

Il nome ‘Ben Ryè’ significa “figlia del vento”. Un passito che sprigiona l’essenza del mediterraneo: ricco, aromatico e seducente, di ottima struttura. Meritatamente tra i migliori vini passiti italiani per carattere e ventaglio aromatico.

Vitigni: Zibibbo 100%
Regione: Sicilia (Pantelleria)

Recioto di Soave Classico 2018 – ‘Le Sponde’

Caratteristiche: Frutto della passione, acacia e miele di castagna si mescolano a frutta candita, impreziosita da sfumature d’idrocarburi. Al palato è voluminoso, dolce e appassionante dotato di grande nota iodata ben tratteggiata che amplifica il sorso. Finale d’imperitura persistenza in cui riecheggiano tutte le nuances aromatiche.

L’Appassimento naturale delle uve appese sulle reti nei fruttai e l’affinamento in barrique per 12 mesi.

Da uno dei produttori più iconici di Soave: Un vino sui generis, estroso e coinvolgente. Tra i migliori vini dolci italiani per massimizzazione del potenziale enologico della Garganega.

Vitigni: Garganega 100%
Regione: Veneto (Soave)

Recioto della Valpolicella Classico DOCG ‘Pergole Vece’ 2017 – Le Salette

Caratteristiche: Frutta rossa in confettura e note di torrefazione sono impreziosite da cenni di radice di liquirizia e frutta secca. Il sorso è denso e avvolgente, con bilanciato da una vena acida che culmina in un finale di buona persistenza.

Ottenuto con uva appassita 6 mesi, invecchia per 20 mesi in anfore di terracotta.

Meritatamente tra i migliori vini dolci per equilibrio e piacevolezza complessiva. Chiusura caratterizzata da una nota alternata dolce-sapido che richiama il sorso.

Vitigni: 80% Corvina e Corvinone; 20% Rondinella e Oseleta
Regione: Veneto

Tal Luc – Lis Neris

Caratteristiche: Un tripudio di frutti a polpa gialla matura e tropicale che sfuma verso timbri agrumati, resina e miele d’acacia e delicate sensazioni balsamiche. Il palato è dolce con un’acidità particolarmente pronunciata che dona grande scorrevolezza.

L’Uva viene appassita su graticci per 120/130 giorni in ambiente condizionato e senza formazione di muffe. La fermentazione e la maturazione avvengono in barrique sempre nuove. Non filtrato.

Un vino lisergico di grande eloquenza:  appassiona al naso con profumi intensi e sfaccettati e si dipana al palato materico, denso e d’imperitura persistenza. Da annoverare tra i migliori vini dolci italiani.

Vitigni: Uve Bianche
Regione: Friuli Venezia Giulia (Isonzo)

‘Muffato della Sala’ 2019 – Castello della Sala Antinori

Caratteristiche: Bouquet caratterizzato da profumi di pesca gialla e frutta candita, impreziositi da note di miele, zafferano e datteri disidratati. Al palato è dolce e avvolgente, animato da una vivace acidità che ne allunga la beva.

Ottenuto da uve Sauvignon Blanc, Grechetto e piccole aliquote di Traminer e Riesling attaccate da Botrytis Cinerea che regala i tipici sentori. Affina in barriques di rovere francese per circa 6 mesi.

Il ‘Muffato della Sala’ è un vino dai profumi raffinati e inconfondibili. Icona dell’Umbria, è da annoverare tra i migliori vini dolci d’Italia per carattere e unicità.

Vitigni: Sauvignon Blanc, Grechetto, Gewurztraminer e Riesling
Regione: Umbria

Passito di Pantelleria ‘Bukkuram 2014 – Padre della Vigna’ Marco De Bartoli

Caratteristiche: Profilo aromatico stratificato: si apre su note di scorza d’arancia candita, per proseguire verso timbri di miele, zafferano e mentuccia selvatica. Al palato scorre dolce, denso e voluminoso. Finale ben equilibrato, di grande persistenza e pulizia.

Le uve appassiscono naturalmente al sole per il 50%, la restante parte sulla pianta. Segue fermentazione spontanea e macerazione per circa 3 mesi. Affina 30 mesi in barriques non primo passaggio e 6 mesi in Acciaio.

Da une delle più virtuose cantine artigianali della Sicilia, Bukkuram di Marco de Bartoli è un vino d’inconsueta finezza ed equilibrio ottenuto da Zibibbo. A pieno titolo tra i migliori dolci bianchi d’Italia per complessità e persistenza.

Vitigni: Zibibbo
Regione: Sicilia (Pantelleria)

Grechetto Passito ‘Muffo’ 2016 – Sergio Mottura

Caratteristiche: Ventaglio olfattivo fresco e fragrante, con delicate sfumature di marmellata di arance amare che si fondono a sentori di senape di Digione e salsedine. In bocca è straordinariamente voluminoso con un finale persistente di buona pulizia che conferma l’olfatto.

Vendemmia manuale di grappoli colpiti da muffa nobile, vinificazione in acciaio a temperatura controllata e 12 mesi in caratelli di rovere.

Un vino muffato elegante capace di massimizzare dell’espressività e la ricchezza del Grechetto.
A pieno titolo tra i migliori vini dolci italiani.

Vitigni: Grechetto
Regione: Lazio (Viterbese)

Orvieto Classico Superiore Muffa Nobile Calcaia 2016 – Barberani

Il quadro aromatico è intenso, sfaccettato e fresco con successioni di zafferano che virano verso timbri di fichi disidratati, note ammandorlate e spezie dolci. Al palato è dolce e voluminoso e sorretto da un grande nerbo acido. Interessante la nota alternata tra la dolcezza e le sfumature iodate minerali che impreziosiscono la presenza al palato.

Le uve sono vendemmiate quando i grappoli mostrano i segni evidenti della Muffa Nobile, la Botrytis Cinerea, che si forma grazie alla nebbia che avvolge le vigne dell’Orvieto Classico durante le mattine d’autunno.

Testimonianza virtuosa del potenziale enologico del territorio di Orvieto. Molto interessante il potenziale d’invecchiamento. Meritatamente tra i migliori vini dolci italiani.

Vitigni: Grechetto, Trebbiano Procanino
Regione: Umbria 

Albana Passito ‘Scaccomatto’ 2018 – Fattoria Zerbina

Caratteristiche: Si apre su note di pesca, albicocca e frutta candita per proseguire verso ricordi di piccola pasticceria e macchia mediterranea. Al palato è avvolgente e armonico, di piacevolissima struttura. Chiusura sapida e persistente sulla frutta e le spezie.

Realizzato con uve attaccate da muffa nobile vendemmiate in maniera scalare stile Sauternes, affina in parte in acciaio e in parte in barriques di rovere francese. 

Vino dolce per eccellenza della Romagna, ‘Scaccomatto’ di Fattoria Zerbina è sintesi di opulenza e sapidità. Il sorso, morbido e freschissimo, regala complessità e piacevolezza. A pieno titolo tra i migliori vini dolci d’Italia.

Vitigni: Albana
Regione: Emilia-Romagna (Romagna)

Sciacchetrà Riserva 2013 – Forlini Cappellini

Caratteristiche: Al naso affiorano decise note di frutta candita, viennoiserie, erbe officinali e nocciole tostate. Il sorso è ricco, pieno e morbido, sostenuto da una bella acidità che culmina in un finale dai continui echi fruttati e dolci.

Le uve vengono appassite naturalmente e l’affinamento avviene per 36 mesi in piccole botti di rovere.

Dalle Cinque Terre uno dei più eleganti e coinvolgenti vini dolci d’Italia. Meritatamente tra i migliori vini dolci italiani per l’espressione di inconsueta finezza ed eloquenza gusto-olfattiva.

Vitigni: Bosco, Vermentino, Albarola
Regione: Liguria

Torcolato di Breganze 2019 – Maculan

Caratteristiche: Pennellate di albicocca, fichi disidratati e miele si fondono a nuances di arancia candita. Al palato è piacevolmente complesso, con una bella linea sapida che bilancia il residuo zuccherino. 

Appassimento di tre mesi in fruttaio e affinamento in barriques di rovere francese.

Raffinato e opulento, il Torcolato di Breganze di Maculan è un vino da meditazione che sprigiona l’essenza del territorio. Ottimo rapporto qualità-prezzo per uno dei migliori vini dolci d’Italia. 

Vitigni: Vespaiola 100%
Regione: Veneto

Passito ‘I Capitelli’ 2020 – Anselmi

Caratteristiche: Biancospino, frutta a polpa gialla e papaya si mescolano a sentori di miele e spezie orientali. Il sorso è seducente, morbido, con una chiusura avvolgente resa intrigante da una bella vena acida.

Realizzato con una Garganega, affina in botte di rovere per almeno 8 mesi.

Un vino dolce morbido e aromatico, tripudio di frutta tropicale e spezie. Meritatamente tra i migliori vini dolci italiani.

Vitigni: Garganega 100%
Regione: Veneto

Chambave Muscat Passito ‘Fletri’ 2017 – La Vrille

Caratteristiche: Papaya e pesca gialla sciroppata si fondono a erbe aromatiche e di pietra focaia. Al palato scorre morbido e profondo, con un netto dolce e fresco. Finale lungo di grande armonia.

Appassimento naturale dei grappoli in cassette, poi vinificazione e affinamento per 12 mesi in acciaio, a cui seguono 4 mesi in bottiglia.

Dalla Valle d’Aosta un vino dal carattere raffinato e seducente, da annoverare tra i migliori vini bianchi italiani per la capacità di coniugare magistralmente dolcezza e freschezza.

Vitigni: Moscato 100%
Regione: Valle d’Aosta

‘Passito di Noto’ 2018 – Planeta

Caratteristiche: Olfatto giocato inizialmente su note floreali di zagara, a cui si affiancano registri di frutta tropicale, impreziositi da più enigmatici sentori di erbe officinali e zenzero candito. Palato contraddistinto da dolcezza avvolgente e finale d’imperitura persistenza con echi in cui riecheggia protagonista il frutto.

Le uve vengono vendemmiate a fine agosto e appassite per circa 40 giorni in ambiente ventilato, a cui segue fermentazione in vasche d’acciaio.

Uno dei migliori vini dolci per bevibilità: la nota alternata sapidità iodata e dolcezza crea una dialettica molto convincente.

Vitigni: Moscato 100%
Regione: Sicilia (Noto)

COSA ABBINARE AI VINI DOLCI?

Quali sono i migliori abbinamenti con vini dolci (vini da dessert)? Tra le varie possibilità i vini dolci sono consigliati per analogia con dolci lievitaticrostate, pasticceria, cioccolato o per contrasto ingredienti grassi e sapidi come i formaggi erborinati, formaggi molto stagionati e foie gras.

In generale bisogna assicurarsi che l’alcolicità e la persistenza aromatica del vino dolce sia accordata con la struttura del dolce in abbinamento. Inoltre, per un abbinamento vincente la dolcezza del piatto da abbinare non deve essere superiore a quella del vino, mentre la dolcezza del vino può essere pari o (leggermente) superiore a quella del dolce.

Per esempio per torta delicata o della piccola pasticceria sarà consigliato un vino dolce poco alcolico e da uve a bacca bianca come un Recioto di Soave, un Moscato o un Verduzzo, mentre per piatti più grassi con Cacao si potrà optare per vini dolci più complessi e da uve rosse come un Recioto della Valpolicella, un Primitivo di Manduria Dolce Naturale o un Vin Santo Occhio di Pernice.

Quali sono i migliori vini dolci in Italia?

Qual è il migliore vino dolce in Italia? Scegliere è un impresa ardua, che comunque soggiace inevitabilmente ai limiti di un’opinione soggettiva, che come tale, per definizione, è deficitaria e arbitraria.

Noi abbiamo semplicemente stilato una lista nostre delle interpretazioni preferite secondo le nostre valutazioni. Rimane tuttavia imprescindibile sottolineare che il vino, non nasce per essere prestigioso, esibito o sfoggiato.

Ma per emozionarci ed essere condiviso in modo genuino con le persone che amiamo, legandosi a situazioni contingenti e ai momenti irripetibili e intimi della nostra vita.

Pertanto, vi invitiamo a visitare cantine e conoscere i produttori che producono vini nella loro unicità, affinché possiate scoprire e scegliere autonomamente il vino che possa essere annoverato per voi tra i vostri personali vini preferiti. Se avete avuto la pazienza di leggere fin qua vi ringrazio per l’attenzione, ma adesso è il tempo riempire i calici e recidere le speranze lontane, e quindi:

Cheers, Salute, Santé

Previous articleLeone de Castris
Next articleVilla Sandi
Jean Marco Palmieri è il giornalista e sommelier direttore della redazione di Italy’s Finest Wines, storico portale sul turismo del vino in Italia fondato da Daniel Thomases che vanta oltre 2 milioni e 100mila lettori e 6 milioni di interazioni annuali. Il sito web curato da Jean Marco Palmieri ha lo scopo di promuovere il vino, non esclusivamente come prodotto di consumo, ma come sintesi di territori, personaggi e vitigni autoctoni. Non una guida, ma un portale di divulgazione e approfondimento per gli appassionati del vino in Italia, con focus su tre punti cardine: Storia, Filosofia e Terroir.