Migliori 10 vini della Val d’Orcia (2024) – Jean Marco Palmieri

Quali sono i migliori vini della Val d’Orcia? Una lista con fotodescrizione e degustazione dei 20 migliori. Scopri le migliori cantine della Val d’Orcia consigliate da Italy’s Finest Wines.

Approfondisci anche i nostri articoli dedicati ai migliori vini della ToscanaBrunello di MontalcinoChianti Classico, Bolgheri e Vernaccia di San Gimignano e Morellino di Scansano.

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INDICE

Orcia DOC

Val d’Orcia, Podere Belvedere

Il vino Orcia DOC nasce nel 2000 e comprende circa 153 ettari distribuiti nella Val d’Orcia, una ampia campagna patrimonio Unesco situata in Toscana, in provincia di Siena, a nord ed est del Monte Amiata e vicina al confine con l’Umbria.

I comuni che comprendono la Orcia DOC sono Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Trequanda e parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

Il vino Orcia DOC è prodotto a partire da un minimo di 60% uva Sangiovese alla quale possono essere aggiunti vitigni come gli autoctoni Canaiolo, Colorino, Foglia tonda e internazionali come Merlot e Cabernet.

Il vino Orcia DOC può entrare nel mercato a partire da 1 Marzo successivo alla vendemmia. Nel caso della versione Riserva i tempi di affinamento arrivano ad almeno 24 mesi, di cui almeno devono essere effettuati 12 in botti di legno. Il Vino Orcia DOC è disponibile inoltre anche nelle versioni, Orcia DOC Sangiovese (minimo 90% Sangiovese), Orcia DOC Bianco, Orcia DOC Rosato e Orcia Vin Santo.

Turismo ed Enogastronomia della Val d’Orcia

San Quirico d’Orcia, dove si svolge l’Orcia Wine Festival ogni anno

La Val D’Orcia è una meta turistica molto apprezzata grazie ai suoi suggestivi panorami paesaggistici e ai suoi numerosi borghi medievali ricchi arte e storia, tra cui Pienza, San Quirico d’Orcia, Chianciano e Montalcino.

Essendo inoltre attraversata dalla famosa Via Francigena, la Val d’Orcia è anche una location ideale per gli eno-appassionati che praticano turismo lento, come trekking e cicloturismo.

Di grande interesse nella Val d’orcia sono anche gli innumerevoli centri termali, tra cui i famosi Chianciano Terme, Bagno Vignoni, Rapolano, San Filippo, San Casciano dei Bagni.

Il grande fascino della Val d’Orcia si esprime anche nei prodotti tipici enogastronomici: oltre ai vini Orcia DOC si possono infatti degustare i tipici i Pici al Ragù di Chianina o all’Aglione, i salumi di Cinta senese, il Pecorino di Pienza, il Tartufo Bianco, lo Zafferano, le Chiocciole della Val d’Orcia, il Panforte, le carni di Chianina e di Selvaggina.

Terroir della val d’Orcia

 Cappella della Madonna di Vitaleta

Dove nascono i vini Orcia DOC? Il clima mediterraneo che caratterizza il 43° parallelo della Toscana in questo territorio diviene man mano più fresco e le escursioni termiche si accentuano con la continentalità.

I suoli da cui nascono i vini Orcia DOC sono molto variegati sebbene si possano individuare tre macro-zone.

A Nord verso Trequanda e Pienza prevalgono argille e sabbie marine, lungo il fiume Orcia sono presenti terreni con galestri e alberese e a Sud, nel comune di Castiglione d’Orcia e Campiglia, si possono trovare terreni di origine vulcanica.

Vini Val d’Orcia DOC

Quali sono le caratteristiche dei vini Orcia DOC? Il vitigno cardine dei vini Orcia DOC è il Sangiovese, sebbene molte aziende lo impreziosiscono con altre varietà complementari, dando vita a vini con espressioni molto eterogenee.

Le circa 40 aziende presenti nella Orcia DOC hanno quasi tutte dimensioni contenute, il che permette di svolgere un lavoro agronomico ed enologico artigianale. Molte delle cantine della Val d’Orcia sono infatti biologiche, biodinamiche, operano pluricolture ed intraprendono rigorose scelte volte alla promozione della biodiversità e della bellezza paesaggistica.

Il filo conduttore tra le cantine della Orcia DOC non è da ricercarsi in un’omogeneità pedoclimatica ed ampelografica e di una sua conseguente univoca espressione organolettica dei vini, ma è da individuare nell’approccio artigianale nell’impegno sinergico che le cantine intraprendono per preservare il territorio e promuoverne la bellezza.

Si può pertanto asserire che l’elemento chiave che lega le cantine della Val d’Orcia sia quello più importante nella definizione del concetto di terroir, ovvero il valore umano.

MIGLIORI VINI DELLA VAL D’ORCIA consigliati da Jean Marco Palmieri

Quali sono i migliori vini della Val d’Orcia?

Scopri i vini consigliati da Italy’s Finest Wines con la nostra degustazione affinché ognuno possa trovare il vino ideale ai propri gusti ed esigenze.

Per approfondire scopri anche gli articoli dedicati alle cantine della Toscana con informazioni sulla storia, il terroir, la filosofia aziendale e l’intera gamma dei vini delle singole aziende.


Cenerentola 2018 – Donatella Cinelli Colombini 

Descrizione:  Si apre in caleidoscopio di nitide note di more di rovo e mirtillo selvatico impreziosite da sfumature ematiche, cuoio, echi speziati, goudron e humus.

Il sorso è denso e vibrante, con un’acidità di sensazionale nerbo ben bilanciata tra tannini maturi e setosi e sapidità minerale che amplifica il corso.

Un vino di grande intensità e espressività gusto-olfattiva che scommette sul connubio tra Sangiovese e il raro vitigno autoctono toscano Foglia Tonda. A pieno titolo tra i migliori vini della Val d’Orcia per la maestria nel veicolare senza compromessi l’autentica eloquenza del terroir in chiave moderna e intelligibile a livello internazionale.

Vitigni: Sangiovese 65%, Foglia Tonda 35%

Frasi 2019 – Capitoni

Descrizione: In evidenza confettura di more e viola mammola, impreziosite da echi di spezie autunnali e delicate sfumature boisé. Elegante e rotondo al palato, la trama tannica è vellutata, sorretta da una componente acida di nerbo che si allunga verso un finale sapido e fruttato. Ottima persistenza.

Un’interpretazione di Sangiovese che coniuga potenza e finezza. Meritatamente tra i migliori vini della Val d’Orcia per l’originale dialettica tra la succosità del frutto ed il cuore fresco e sapido.

Una delle migliori cantine della Val d’Orcia, che pone una grandissima attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e nelle vinificazioni condotte senza elementi invasivi per valorizzare il carattere sincero e territoriale delle uve e della loro espressione nelle differenti annate.


Vitigni: Sangiovese, Colorino, Canaiolo.

Il Tocco di Campotondo Riserva 2018 – Campotondo

Descrizione: Il naso è ampio e complesso, caratterizzato da pennellate di viola mammola, visciole, mirtillo e gelso, con un finale di cioccolato bianco e spezie dolci. Al palato è voluminoso e materico: la trama tannica di buona setosità sostiene la beva allungando il sorso verso un finale fruttato d’imperitura persistenza.

Il Vino Tocco di Campotondo Riserva è una delle più convincenti interpretazioni di Sangiovese in purezza della Val d’Orcia per finezza ed espressività aromatica e persistenza al palato. Sicuramente uno dei migliori vini della Val d’Orcia.

Vitigni: 90% Sangiovese, 10% Colorino

Trìbolo 2018 – Podere Albiano

Descrizione: Olfattivamente si svela complesso e fine articolandosi tra toni di viola mammola e fiori di zagara, arancia sanguinella a cui si affiancano timbri speziati di pepe nero, bacche di ginepro e sfumature di cuoio.

Al palato si apre verticale e vibrante, con tannini di moderata presenza maturi e compatti, legati sinergicamente alla componente fresca che dona equilibrio, armonia e godibilità al sorso.

Il Trìbolo di Podere Albiano è tra i migliori vini della Val d’Orcia per il suo appassionante bouquet floreale e la straordinaria acidità che conferisce freschezza e dinamicità al sorso. Molto versatile nell’abbinamento gastronomico. Di grande interesse anche i tagli bordolesi di Podere Albiano.

Vitigni: 100% Sangiovese

Aetos Riserva 2018 – Tenuta Sanoner

Descrizione: Si apre su intense note di more di rovo maturi e visciole a cui si fondono con sensazioni di polvere di cacao, erbe aromatiche e resina.

Al palato è sapido, con un tannino vigoroso ben tratteggiato. Finale di ottima pulizia in cui riecheggia nitido il carattere varietale.

Uno dei migliori vini della Val d’Orcia per equilibrio e coerenza enologica complessiva. Seduce con profumi nitidi e penetranti e si spande opulento al palato.

Vitigni: Sangiovese 100%

Saltamacchia 2019 – La Nascosta

Descrizione: Ventaglio aromatico stratificato su note di viola, ciliegie e more di rovo, a cui seguono delicate sfumature mentolate di nipitella.

Al palato è succoso, sorretto da una trama tannica materica, coadiuvata da una linea acida che da profondità e lunghezza al sorso. Finale di ottima persistenza con echi fruttati sul varietale.

Il Saltamacchia di La Nascosta è uno dal sorso appassionante, espansivo e avvolgente. Senza dubbio tra i migliori vini della Val d’Orcia per presenza ed equilibrio al palato. Interessante connubio tra il carattere esuberante del Sangiovese e quello più assertivo del Merlot.

Vitigni: 90% Sangiovese, Merlot

Il Fattore Petit Verdot 2018 – Bagnaia

Descrizione: Si apre austero e intenso delineando un bouquet che spazia tra mora di rovo, pere nero, peperone verde, muschio e torrefazione.

Il palato è ricco e denso on un’accattivante scia iodata minerale che amplifica il frutto.

Bagnaia ci delizia con un Petit Verdot intrigante e sfaccettato, da annoverare a pieno titolo tra i migliori vini della Val d’Orcia per intensità olfattiva.

Vitigni: Petit Verdot 100%

Carro Stellato 2016 – Poggio al Vento

Descrizione: Si apre su stratificate note di ciliegia sotto spirito a cui seguono erbe officinali, canfora e goudron.

Il sorso è intenso, con tannini leggermente astringenti e buon equilibrio tra le componenti alcoliche e l’acidità.

Carro Stellato di Poggio al Vento ha un carattere franco impreziosito da note terziare accattivanti. Buon rapporto qualità prezzo. Tra le migliori cantine della Val d’Orcia.

Vitigni: Sangiovese 100%

Sesterzo 2017 – Poggio Grande

Descrizione: Il quadro olfattivo delinea accattivanti note di viola e ciliegia si fondono a sentori di liquirizia, eucalipto e incipienti note sulfuree. Le sfumature vegetali e alcoliche mascherano leggermente il carattere floreale fruttato.

In bocca è caldo e asciutto, di discreta tannicità contemperata da una bella lama acida. Finale d’interessante persistenza.

Sesterzo di Poggio Grande è un vino schietto e di grande bevibilità. A pieno titolo tra i migliori vini della Val d’Orcia per immediatezza.

Vitigni: Sangiovese 100%

Orcia Rosso 2019 – Sasso di Sole

Descrizione: Si apre su toni di amarena, lampone e viola mammola a cui si affiancano timbri speziati di pepe nero, tamarindo, polvere di cacao amaro.

Al palato è caratterizzato da tannini leggermente ruvidi-amaricanti, legati sinergicamente alla componente fresca che conferisce equilibrio, armonia e godibilità al sorso.

Orcia Rosso di Sasso di Sole è un vino dai profumi penetranti, dal carattere franco e affabile e di buona struttura al palato. Tra i migliori vini della Val d’Orcia per valorizzazione del carattere estroverso ed esuberante del Sangiovese.

Vitigni: Sangiovese 100%

Quali sono i migliori vini della Val d’Orcia?

Quali sono i migliori vini della Val d’Orcia? Scegliere è un impresa ardua, che comunque soggiace inevitabilmente ai limiti di un’opinione soggettiva, che come tale, per definizione, è deficitaria e arbitraria.

Noi abbiamo semplicemente stilato una lista nostre delle interpretazioni preferite secondo le nostre valutazioni. Rimane tuttavia imprescindibile sottolineare che il vino, non nasce come uno status symbol, da esibire o sfoggiare coram populo.

Ma per emozionarci ed essere condiviso in modo genuino con le persone che amiamo, legandosi a situazioni contingenti e ai momenti irripetibili e intimi della nostra vita.

Pertanto, vi invitiamo a visitare cantine e conoscere i produttori che producono vini nella loro unicità, affinché possiate scoprire e scegliere autonomamente il vino che possa essere annoverato per voi tra i vostri personali vini preferiti. Se avete avuto la pazienza di leggere fin qua vi ringrazio per l’attenzione, ma adesso è il tempo riempire i calici e recidere le speranze lontane, e quindi:

Cheers, Salute, Santé

Jean Marco Palmieri