Milano Wine Week 2020

Grande successo alla terza edizione della Milano Wine Week:

Dal 3 all’11 Ottobre si è svolta la manifestazione sul settore vinicolo, con innumerevoli eventi che hanno animato i diversi quartieri del capoluogo lombardo, ma amplificati mediaticamente grazie a collegamenti internazionali in 7 paesi chiave per l’export del vino.

L’evento ha coinvolto molte realtà del mondo del vino, come cantine, consorzi, operatori della filiera e stampa, creando un’occasione unica di confronto, promozione e arricchimento grazie anche alle masterclass e degustazioni.In particolare modo abbiamo avuto modo di seguire le due masterclass condotte dal wine manager di Partesa, Alessandro Rossi, che ha diretto con passione e grande verve due interessanti degustazioni su denominazioni italiane iconiche e sui vini bianchi francesi e tedeschi.

Altrettanto coinvolgenti le masterclass tenute da Cristina Mercuri di Degutibuss, che ha guidato con ineccepibile competenza due degustazioni sui vini italiani, impreziosite da un approccio ampio tra enologia, sommellerie e marketing del vino.

Abbiamo incontrato “Mercato dei Vignaioli” presso l’accogliente Un posto a Milano in Cascina Cuccagna, dove si sono susseguite degustazioni tematiche con i vini dei vignaioli aderenti. Il Mercato dei Vignaioli è un recente portale che lega piccoli e medi produttori di vino sul tutto il territorio nazionale, con possibilità di acquistare i loro prodotti online ma anche ricevere informazioni su eventi, degustazioni e visite in cantina.

Eccezionale l’accoglienza presso Un posto a Milano, dove sostenibilità ambientale, artigianalità e creatività danno vita a una cucina basata su materie prime fresche di grandissima qualità. La scelta è ampia e invitante e spazia da ottimi taglieri alla pasta fresca artigianale a pizze e focacce fragranti e gustose.

Degne di nota le degustazioni sulle eccellenze dei vini della Valpolicella della cantina Sartori con Andrea Sartori e l’enologo Franco Bernabei: un grande focus sul carattere varietale di Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta, l’importanza del rispetto dell’eloquenza del terroir e dei vitigni, il primato dell’eleganza e il concetto di mineralità nei vini della Valpolicella.

Davvero avvincente l’incontro con Zenato coordinato dai produttori e Leila Salimbeni di Spirito di Vino: sono stati degustati gli eleganti e austeri Amarone della Valpolicella ed è stato sottolineato la potenzialità in termini di longevità nei vini bianchi italiani, testimoniato dai loro ottimi vini Lugana Riserva.

Ma gli incontri sono stati tanti e tutti hanno messo in evidenza le diverse identità territoriali dei vini e le loro interpretazioni nei vari terroir: molti vini italiani ci hanno colpito stagliandosi ancora una volta nel confronto con alcune denominazioni internazionali più inflazionate e con maggiore appeal per il mercato dei finest wines.

Questo ci rammenta ulteriormente come sia imprescindibile una comunicazione efficace e chiara nella narrazione delle eccellenze dei vini italiani all’estero.Il confronto nel bicchiere ci invita inoltre a ridimensionare anche certi nostri atteggiamenti a volte eccessivamente esterofili, alimentati spesso da una conoscenza approssimativa delle potenzialità della biodiversità e del patrimonio enologico italiano.

Un ringraziamento particolare va quindi alla Milano Wine Week che anche quest’anno svolge un ottimo lavoro nella divulgazione e promozione delle eccellenze del vino in italia. Ad maiora Milano Wine Week!

Jean Marco Palmieri

Jean Marco Palmieri