Morgante

La Storia e la filosofia di Morgante

Negli anni novanta si iniziò a sentire in modo insistente di un vino chiamato Nero d’Avola, qualcosa di sorprendente ed inedito fino allora, dato che il nome si era visto raramente prima d’ora su un’etichetta. La ragione non era difficile da capire: la zona di origine dell’uva stessa, chiamata Nero d’Avola come i vini per cui era utilizzata, era un’uva largamente utilizzata al tempo nel lato meridionale della Sicilia; la cittadina di Avola, da cui probabilmente l’origine del nome, è situata nella provincia di Siracusa.

E l’anonimato dell’uva era facile da capire: era utilizzata principalmente, se non esclusivamente, per la produzione di blend di vini, e per una ragione molto semplice. In aggiunta al colore scuro ed ad un importante livello alcolico, questi vini riuscivano a mantenere anche un utile livello di acidità e non erano i massicci e monolitici vini spesso usati per assisterne altri con poco corpo o carattere prodotti al nord. Ci fu quindi un periodo di ampia diffusion della varietà nella provincia di Trapani per rimpiazzare l’uva usata per il Marsala, la cui produzione stave rapidamente declinando. Di nuovo, con risultati veramente variabili.

Ma c’è anche un Nero d’Avola di vera qualità e carattere, molto del quale prodotto nella provincia di Agrigento. Ed uno dei leader della sua produzione è l’azienda Morgante, situata nella parte ad estremo est della provincia nella cittadina di Grotte. Non un piccolo produttore, possiede qualcosa come 50 ettari di vigne, ma la dimensione non è il fattore maggiore. Ciò che realmente conta è la loro posizione, alta oltre 400 metri dove l’estati cuocenti della Sicilia sono mitigate da una più fresca temperatura serale e notturna, e la loro età: molte delle vigne hanno oltre 40 anni, ed il vino delle vigne vecchie ha spesso una marcia in più, una personalità più definita e complessa, un maggiore corpo e lunghezza.

I vini di Morgante

Un passo cruciale nel successo della famiglia fu, comunque, la decisione di ingaggiare Riccardo Cotarella, uno dei maggiori consulenti vinicoli professionali d’Italia, ed i risultati furono veloci ad arrivare: un’eccellente imbottigliamento regolare di 250 mila bottiglie, da un’intrigate vino bianco, al Nero d’Avola, un risultato di per sé, e l’eccezionale selezione Don Antonio, semplicemente un vino grandioso.