Vini dell’Emilia Romagna – Storia, Vitigni, DOC, DOCG

Scopri i vini dell’Emilia Romagna, dai vini dell’Emilia Romagna rossi e bianchi, i principali vitigni, le DOCG e DOC, ma anche i migliori vini dell’Emilia Romagna, i produttori più famosi e la gastronomia tipica.

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INDICE:

STORIA DEL VINO IN EMILIA ROMAGNA

Quali sono le origini dei vini dell’Emilia Romagna? La storia del vino in Emilia Romagna ha radici millenarie, con testimonianze già al tempo dei Villanoviani (civiltà in provincia di Bologna del II millennio a.C.).

La vite è da sempre coltivata in Emilia-Romagna da Piacenza a Rimini, dai Romani, passando per i monasteri Medioevali fino ad oggi.

Il Lambrusco è il simbolo dei vini dell’Emilia Romagna e il suo nome deriva dalla “vitis Labrusca”, già chiamata così dai Romani per i frutti dal sapore aspro, anche se oggi il Lambrusco è ottenuto da uve di vitis vinifera.

A differenza di molte regioni, che posso vantare grandi tenute e castelli blasonati la viticoltura dell’Emilia-Romagna è tuttora, ad a eccezion fatta per poche grandi cooperative, un’attività principalmente familiare di piccoli produttori. I vini dell’Emilia-Romagna nascono in una terra operosa, fatta di persone che si rimboccano le maniche e tramandano la cultura della vite di padre in figlio.

Dati sui vini dell’Emilia-Romagna

I vigneti da cui nascono i vini dell’Emilia Romagna costituiscono l’8% della superficie vitata italiana, ma ben il 13% del volume del vino italiano viene dall’Emilia Romagna. Si pensi inoltre che la superficie media di un vigneto in Emilia Romagna è solo 2 ettari.

La produzione dei vini dell’ Emilia Romagna raggiunge grossi volumi, circa 6,5 milioni di ettolitri annui che pone al terzo posto in Italia per quantità di vino prodotto. Il 60% del vino regionale è prodotto in Romagna, nella provincia di Ravenna.

I vini dell’Emilia Romagna sono principalmente bevuti nel Belpaese e la regione contribuisce solo al 5% dell’export di vino Italiano.

Il 70% dei vigneti da cui nascono i vini Emilia-Romagna sono coltivati a bacca rossa e solo il 30% è riservato ai bianchi. In regione sono presenti 20 DOC e 2 DOCG.

TERROIR DEI VINI DELL’EMILIA ROMAGNA

Dove vengono prodotti i vini dell’Emilia Romagna? L’Emilia-Romagna ha una superficie vitata di 51 mila ettari (quinto posto italiano), dai colli Piacentini a Rimini, la maggior parte è concentrata in Romagna, ovvero la metà orientale della regione, da Bologna all’Adriatico

In quale clima e suoli vengono prodotti i vini dell’Emilia Romagna? I vigneti dell’Emilia-Romagna si estendono in un territorio del clima continentale con inverni rigidi e umidi ed estati calde, che diventano molto afose nelle aree pianeggianti.

I terreni collinari dell’Appennino sono argillo-limosi, ricchi di calcare, ottimi per vini rossi di qualità come il Romagna Sangiovese DOC.

I suoli della Pianura Padana ricchi di argilla sono estremamente fertili, permettendo alla vite di raggiungere altezze imponenti fino a 190 cm di altezza, con rese con rese produttive fino a 400 quintali per ettaro. Infatti la Emilia Romagna è al terzo posto in Italia in quantità di vino prodotto, primato che tuttavia non sempre coincide con la qualità.

ZONE DI PRODUZIONE DEI VINI DELL’EMILIA ROMAGNA

Quali sono le zone di produzione dei vini dell’Emilia Romagna? Scopriamo le principali zone vinicole dell’Emilia-Romagna, dai vini dell’Emilia in provincia di Modena, i vini dei Colli Piacentini, troverai anche i vini di Romagna in provincia di Ravenna e i vini dei Colli Romagnoli. Troverai le principali varietà di vitigni dell’Emilia Romagna, ma anche le DOC e DOCG dei vini dell’Emilia Romagna.

Per maggiori informazioni sulle DOC e DOCG dell’Emilia Romagna approfondisci nel paragrafo dedicato.

Vini dell’Emilia

Quali sono i vini dell’Emilia Romagna prodotti in Emilia? L’Emilia è la parte nordoccidentale della regione Emilia-Romagna, si estende tra gli Appennini e Pò, fino al fiume Reno. I vini dell’Emilia sono prodotti nella zona collinare della regione, ovvero la parte meridionale ai piedi dell’Appennino Tosco Emiliano.

Sui colli Piacentini si trovano due DOC principali forse non molto conosciute: l’Ortrugo dei Colli Piacentini DOC e il Gutturnio DOC. L’Ortrugo è un vitigno autoctono del colli Piacentini a bacca bianca, vinificato in versione frizzante o spumante. Il Gutturnio è un taglio tipico della zona composto da Barbera e Bonarda, che localmente è chiamata Croatina.

La provincia di Modena è la patria del Lambrusco DOC e la possiamo dividere in 3 parti.

La parte nord tra Mirandola e Carpi è la zona di produzione del Lambrusco Salamino di Santacroce.
Il Lambrusco di Sorbara è coltivato nella parte centrale della provincia, mentre nelle colline a sud di Modena si produce il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP.

Il Lambrusco è coltivato anche nella province di Parma e Reggio Emilia, insieme alla Barbera e la Bonarda, come vitigni a bacca rossa.

La Spergola e la Malvasia di Candia, che troviamo nelle denominazioni Colli di Scandiano e Canossa DOC, sono varietà autoctone a bacca bianca dell’Emilia Romagna, coltivate sui colli reggiani.

I vitigni coltivati sui colli bolognesi sono il la Barbera e sopratutto il Grechetto Gentile, con cui è prodotto il Colli Bolognesi Pignoletto DOCG, vino frizzante o spumante di grande immediatezza e adatto ad accompagnare piatti grassi.

Vini della Romagna

Quali sono i vini dell’Emilia Romagna prodotti nei Colli Romagnoli? In Romagna troviamo vini più conosciuti a livello nazionale come il Sangiovese e il Trebbiano, e altri famosi a livello locale come l’Albana, che costituisce la Albana di Romagna DOCG, ma anche la Cagnina e il Pagadebit.

Le zone di produzione dei vini romagnoli sono suddivise tra le province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena.

La fertile pianura romagnola, tra Ravenna e Faenza, è coltivata principalmente a varietà dalle rese abbondanti come il Trebbiano e l’Ancellotta. Mentre i colli romagnoli regalano vini di alta qualità prodotti dai vitigni Albana e Sangiovese.

Il Sangiovese è il Re dei vini romagnoli, costituisce la denominazione Sangiovese di Romagna DOC e raggiunge apici di eccellenza sui colli nelle versioni Superiore e Superiore Riserva. Il Sangiovese Superiore Riserva proviene dalla parte centrale dei colli romagnoli e viene invecchiato per almeno 24 mesi prima di essere messo in commercio.

Nella fascia più alta dei colli da Faenza a Rimini troviamo il Pagadebit DOC, nome locale della varietà Bombino Bianco, particolarmente resistente, un tempo produceva un raccolto così abbondante da essere usata per “pagare i debiti” anche nelle cattive annate.

La Cagnina di Romagna, fatta da uve “Refosco” è il tipo vino novello romagnolo, da bere giovane, leggermente dolce, tipico per accompagnare le caldarroste e la ciambella.

VITIGNI PIÚ DIFFUSI DELL’EMILIA ROMAGNA

Quali sono i vitigni principali con cui vengono prodotti i vini dell’Emilia Romagna? In Emilia Romagna vengono coltivate soprattutto varietà autoctone e più raramente vitigni internazionali. Il 70% della produzione è incentrato su varietà a bacca nera come Sangiovese, Lambrusco e Ancellotta. Il Lambrusco emiliano nelle sue 3 varietà principali si estende per quasi 10.000 ettari in Emilia.

I vitigni più diffusi in Romagna sono il Trebbiano Romagnolo (bianco) che costituisce il 28% della produzione regionale, mentre il Sangiovese occupa il 15% della superficie con 8 mila ettari.

Le varietà più diffuse dei colli bolognesi sono il Grechetto Gentile, con il quale si produce il Pignoletto e la Barbera, spesso prodotta frizzante.

Vitigni autoctoni dell’Emilia Romagna

Quali sono i vitigni autoctoni nei vini dell’Emilia Romagna? Le varietà autoctone dell’Emilia Romagna più interessanti sono l’Albana, dal colore giallo intenso e semi aromatico, e il Famoso, varietà con aroma simile al Sauvignon Blanc che sta prendendo piede nel Ravennate.

L’Uva Longanesi è una varietà autoctona (nera) del comune romagnolo di Bagnacavallo, per tanti anni è stata dimenticata, ora ritrova il suo splendore come vino tannico e intenso detto Bursôn.

VINI DOC E DOCG DELL’EMILIA ROMAGNA

Quali sono le denominazioni DOCG, DOC e IGT dei vini dell’Emilia Romagna? Scopri tutti i vini DOCG e i vini DOC migliori dell’Emilia Romagna. L’Emilia Romagna presenta 9 IGT, 20 aree di produzione di vini DOC e 2 vini DOCG.

L’Albana di Romagna è stato il primo vino bianco d’Italia ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1987.

Romagna Albana DOCG

Tra i vini della Romagna non può sicuramente mancare l’Albana. L’Albana di Romagna fu il primo vino bianco italiano ad ottenere la DOCG, questo vino è ottenuto da uve Albana (95% minimo) nelle aree collinari dei comuni di Imola e Forlì-Cesena.

L’Albana è sicuramente la regina delle uve di Romagna, ha un colore giallo dorato, con intensi aromi floreali e note di pesca e albicocca. Per lungo tempo vinificato soprattutto come dolce, oggi riscopre una nuova vita come vino secco, orange e spumatizzato. Sicuramente uno dei migliori vini dell’Emilia Romagna.

Colli Bolognesi Pignoletto DOCG

Il Pignoletto è il vino bianco frizzante dell’Emilia Romagna per eccellenza, ottenuto da uve Grechetto Gentile (85% minimo). Nel 2010 il Pignoletto Classico dei Colli Bolognesi è diventata la seconda DOCG dell’Emilia Romagna.

La zona di produzione comprende i colli bolognesi e una piccola parte di quelli modenesi. Il Pignoletto frizzante, o spumante, è perfetto per accompagnare i piatti grassi delle tradizione bolognese dai tortellini al cotechino. A pieno titolo tra i più rappresentativi vini dell’Emilia Romagna.

Lambrusco DOC

Sicuramente il Lambrusco è uno dei vini dell’Emilia Romagna più iconico, ma anche divisivo come pochi altri. Alcuni lo odiano, ma tanti lo amano, facendo del Lambrusco il vino italiano più esportato al mondo. Le esportazioni di Lambrusco ogni anno superano le 200 milioni di bottiglie, soprattutto verso USA, Messico, Germania e Cina.

Il Lambrusco è un vino rosso frizzante prodotto in versione secca o “amabile” dove può arrivare fino a 45 gr/L di zucchero.

Il Lambrusco è vinificato in vasche di acciaio a pressione controllata dette “autoclavi” che permettono di contenere l’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione, rendendo il Lambrusco un vino “frizzante”.

Le tipologie principali di Lambrusco sono:

Lambrusco di Sorbara:

Tra i vini dell’Emilia Romagna vi è il Lambrusco di Sorbara. Questa varietà indigena è esclusiva del modenese e l’omonimo vino può essere prodotto con l’aggiunta di Lambrusco Salamino e di altri Lambruschi. Il Lambrusco di Sorbara è unico nel suo genere perchè naturalmente ha un colore rosato. Le bucce hanno un colore più scarico, e contraddistinto da aromi di piccoli frutti rossi e di violetta.

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro

Sicuramente tra i vini dell’Emilia Romagna non può mancare il Lambrusco Grasparossa. Il Lambrusco Gasparossa è un vino frizzante e secco o amabile, dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei e dal profumo fruttato, con sentore di frutti di bosco. Si ottiene per almeno l’85% dalle uve dell’omonimo vitigno e può essere affiancato per non più del 15% da altri vitigni di Lambrusco, Malbo Gentile e Fortana Lambrusco Salamino di Santacroce:

Un altro vino dell’Emilia Romagna è il Lambrusco Salamino: prodotto dall’omonimo vitigno in quantità non inferiore all’ 85%; per il complessivo rimanente possono concorrere, da sole o congiuntamente, le uve provenienti dai vitigni Ancellotta, Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara e Malbo Gentile.

Il Lambrusco Salamino di Santacroce è coltivato nella parte più collinare della provincia di Modena, rendendolo il Lambrusco dal colore violaceo profondo e note di frutti rossi e pasticceria.

Lambrusco Ancestrale

Negli ultimi anni si sta riscoprendo la tipologia più tradizionale e antica di Lambrusco: il Lambrusco ancestrale. Storicamente il Lambrusco veniva vinificato in casa, con le tecniche più semplici. L’uva raccolta a mano veniva pigiata con i piedi, poi i lieviti indigeni presenti sulla buccia cominciavano la fermentazione. Spesso con l’inverno e le temperature fredde, la fermentazione si fermava e il Lambrusco veniva imbottigliato in damigiane con ancora un residuo di zucchero.

Con l’arrivo della primavera la fermentazione ripartiva, provocando l’effervescenza nel contenitore.

Il Lambrusco ancestrale viene messo in bottiglia quando la prima fermentazione non è ancora terminata e perciò la CO2 prodotta dai lieviti rimane intrappolata nella bottiglia rendendolo frizzante. La sboccatura, come nel metodo Champegnoise, è opzionale per la produzione di Lamrbusco ancestrale.

Romagna Sangiovese DOC

Tra i vini dell’Emilia Romagna una importanza la trova il Sangiovese, che come dice la canzone, è l’identità stessa della Romagna. Il Sangiovese di Romagna presenta un colore rubino scarico, aromi delicati di viola e i tannini pronunciati, a volta ruvidi, perfetto per grigliate e primi di carne. Raggiunge l’eccellenza sui colli romagnoli nelle versioni Superiore e Riserva.

Le sottozone più vocate si trovano nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo nei comuni di Modigliana, Predappio e Bertinoro, per citarne alcuni.

DOP Bosco Eliceo

Di grande interesse tra i vini dell’Emilia Romagna è la DOP Bosco Eliceo, detti Vini delle Sabbie, una realtà vitivinicola molto particolare del litorale ferrarese. E’ un’area che si estende sulla costa tra il delta del Po’ e Cervia, caratterizzata da paludi bonificate, pinete e saline. I vigneti che crescono in questa zona sono a piede franco, perché le sabbie hanno protetto i terreni dalla fillossera. La varietà autoctona di Bosco Eliceo è la Fortana (nera).

Vocazione per i vini giovani e frizzanti dell’Emilia Romagna

Perché l’Emilia romagna produce soprattutto vini giovani e frizzanti? I vini dell’Emilia romagna sono soprattutto di pronta beva o frizzanti per molteplici ragioni. La tradizione contadina di produrre vino casalingo, perciò non invecchiato e di pronto consumo. L’utilizzo di damigiane per la conservazione, dove avveniva la fine della fermentazione producendo l’effervescenza del Lambrusco.

La cucina grassa e ricca che si sposa bene con vini giovani e aciduli. Ed infine la grande fertilità dei suoli e le estati calde della pianura, che garantiscono raccolti molto abbondanti adatti a vini più leggeri. Tuttavia il Sangiovese dei Colli Romagnoli ha ottime capacità di invecchiamento.

Quali sono i vini dell’Emilia romagna da invecchiamento? Sicuramente troviamo il Sangiovese Superiore dei colli tra Forlì e Cesena, in particolare nelle denominazioni di Modigliana, Predappio e Bertinoro.

GASTRONOMIA E TRADIZIONE DELL’EMILIA ROMAGNA

Con cosa abbinare i vini dell’Emilia Romagna? L’Emilia Romagna è considerata da sempre la patria della cucina e dell’abbondanza. La tradizione culinaria dell’Emilia Romagna è ricca di piatti saporiti, salumi e formaggi, con prodotti conosciuti in tutto il mondo.

I prodotti tipici dell’Emilia sono il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e l’aceto balsamico di Modena, solo per elencarne alcuni. Cosa abbinare ai vini dell’Emilia Romagna con la gastronomia bolognese? A Bologna troviamo la Mortadella IGP, i famosissimi tortellini in brodo e le tagliatelle al ragù bolognese. Sui colli modenesi e bolognesi sono da provare le tigelle e crescentine (o gnocco fritto) con salumi, stracchino e sottaceti.

Quali ricette e piatti della Romagna abbinare ai vini dell’Emilia Romagna? Il cibo più tipico della Romagna è sicuramente la piadina: sottile alla Riminese o spessa da Cesena a Ravenna, con lo squaquerone o le erbe. Orgoglio della Romagna sono sicuramente i cappelletti al ragù, con ripieno di formaggio.

Vini dell’Emilia Romagna e gastronomia di Ferrara? A Ferrara la tradizione culinaria vanta i buonissimi ravioli alla zucca e la tenerina: torta goduriosa a base solo di cioccolato, burro e zucchero.